giovedì 18 novembre 2010

ANSA/LIBRI: ECO, MIO ROMANZO E' UNA CONDANNA DELL'ANTISEMITISMO


LO SCRITTORE STAMATTINA A ROMA HA FIRMATO COPIE A 200 LETTORI (di Francesca Pierleoni) (ANSA) - ROMA, 13 NOV - 'Il mio libro e' in se' una condanna dell'antisemitismo, c'e' una posizione morale chiara'. Cosi' lo scrittore Umberto Eco risponde alle polemiche nate sul suo ultimo bestseller, Il cimitero di Praga (Bompiani), in un'intervista a margine dell'incontro di stamattina alla Feltrinelli di Roma in Via del Babuino, dove ha firmato le copie del romanzo a circa duecento lettori in fila gia' da prima delle 10.
'Alcuni critici - aggiunge - mi accusano perche' il mio protagonista, Simone Simonini (falsario cinico e antisemita che nell'Europa dell'800 fabbrica dossier, ndr) risulta simpatico.
Ma e' l'ovvia fascinazione verso il personaggio negativo; e' sempre piu' affascinante il male del bene. Per questo hanno sempre avuto tanti ammiratori personaggi come Satanik e Diabolik o c'e' gente che scrive lettere a criminali come Vallanzasca'.
Per il filosofo, tra gli elementi sempre attuali del romanzo, che ha costruito come un feuilleton ottocentesco, 'c'e' la conferma che la realta' e' sempre piu' stupefacente della fantasia. E di come nelle tecniche di dossieraggio, ieri come oggi, si lavori inserendo fatti gia' conosciuti, senno' i servizi segreti, che comprano i documenti, non ci credono'.
Eco ha firmato copie del libro per circa un'ora e mezza a un pubblico eterogeneo, dai 20 agli 80 anni, e di varie nazionalita', dall'Olanda al Brasile.
Fra gli altri, Leonardo, 30 anni, dottore di ricerca, che ha consegnato allo scrittore il manoscritto di suo saggio sull'Italia degli anni '60 ('Per i giovani e' difficilissimo arrivare a pubblicare e avere una possibilita'', ha detto).
Invece Teo Orlando, professore di Storia e filosofia del vicino liceo classico Dante Alighieri, ha deciso, nella sua ora di lezione, di portare 22 studenti di una prima liceo a incontrare Eco. I sedicenni hanno vissuto l'esperienza, molto veloce, con allegria e curiosita': 'Per me Eco e' il piu' grande scrittore italiano che c'e' oggi e uno dei piu' grandi filosofi a livello mondiale. Volevo dare ai miei studenti la possibilita' di conoscerlo - ha spiegato il professore -. Quando ero studente, 30 anni fa, con i miei professori, per quanto severi, ho potuto leggere moltissimi grandi autori del'900, da Mann a Joyce. Oggi prevale il babbionismo. Andrebbero proposti anche scrittori attuali come Eco, McEwan, McCarthy, invece spesso ci si ferma ai I Promessi Sposi. Anche perche' per i professori non c'e' alcun riconoscimento. Non siamo pagati adeguatamente e siamo stati messi ulteriormente in difficolta' dalla riforma Gelmini'.
(ANSA).


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