mercoledì 23 giugno 2010

Presto in libreria: Annalisa Giordano, La rosa del deserto, Edizioni La Zisa, pp. 192, euro 9,90



Che cosa hanno in comune una giovane e bella apprendista che muove i primi passi nel mondo della moda e il ricco figlio di un governatore? Complice la seducente
Tunisia, le strade di Elisa e Shams - cresciuti in due mondi diversi e apparentemente destinati a rimanere tali – si uniranno indissolubilmente grazie a tanti momenti magici passati insieme. Un'avventura da non perdere per chi crede che anche il sogno più arduo da realizzare non sia impossibile.

Nata a Palermo il 28 gennaio 1984, Annalisa Giordano è cresciuta a Campofelice di Fitalia (Palermo). Dopo gli studi all’Istituto d’Arte di Monreale, dove si è diplomata in Arti Applicate, nel 2008 si è laureata come Progettista di Moda all’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Appassionata fin dalla tenera età di romanzi rosa, la giovane autrice è al suo primo romanzo, che inaugura la collana “Le Rose” della casa editrice La Zisa.

martedì 22 giugno 2010

Zerounoundici Edizioni vs Linda Rando: la smentita




Dal sito: http://www.0111edizioni.spruz.com/

Il caso Rando non fa parlare di sé per l'avversione che la paladina degli scrittori sommersi ha per una certa categoria di editori, quelli a pagamento (ognuno è libero di pensarla come vuole, dopotutto), ma per il MODO con cui esterna questa avversione, fatto di abusi, vere e proprie campagne diffamatorie nei confronti di qualche editore, tra i quali addirittura qualcuno che NON rientra nella categoria sopra menzionata, oltre che per i modi sgarbati, prepotenti, antidemocratici, che in taluni casi addirittura vanno ben oltre la legalità.

La signora Rando non si limita quindi a divulgare la sua antipatia verso gli editori a pagamento, che precisiamo essere aziende che, comunque la si pensi a riguardo, lavorano nel pieno rispetto delle normative LEGALI e FISCALI in vigore, ma li cita apertamente in alcuni dei numerosi articoli e interviste dei quali la Rando è protagonista, come estorsori e truffatori. Non solo. La cosa peggiore è che grazie alla Rando e ai suoi degni compari, alcuni siti/forum/blog hanno proibito l'accesso anche agli autori che hanno pubblicato con queste case editrici, marchiate di "bullismo editoriale" solo per essere intervenute, nella maggior parte dei casi mantenendo toni educati e rispettosi, nelle discussioni aperte sul forum della Rando, il Writers Dream, per far valere il proprio diritto di replica, malamente negato dalla signora con toni e modi più consoni a un oste piuttosto che all'amministratore di un sito culturale e di pubblico interesse, come lei vorrebbe far credere che sia. E poi ditemi da che parte sta il bullismo.

La signora Rando ha riempito le sue pagine web con regolamenti che lei per prima, seguita dai suoi fedelissimi, non rispetta e che, a quanto pare, vengono rispettati solo da quelli che sono invece stati da loro marchiati come bulli.
Non solo, ma troppo spesso, sul sito, i paladini degli esordienti fanno riferimento al diritto di cronaca e alla libertà di espressione, negandoli invece a chi non la pensa come loro, inducendoli ad abbandonare il forum a causa dei pesanti attacchi e delle offese di cui i poveretti vengono investiti. Quanto è democratico tutto ciò?
Ma la cosa peggiore è che la signora Rando non si rende conto che, così facendo, viola i presupposti per godere di quel diritto a cui tanto si appella: infatti, perché questo venga considerato un diritto e come tale sia inviolabile, è necessario che vengano rispettati 3 semplicissimi requisiti:

1. la veridicità del fatto a cui si fa riferimento
2. il fatto deve essere di pubblico interesse
3. il fatto deve essere esposto in toni civili

Sul primo punto le parti offese stanno già raccogliendo un'infinità di materiale che ne prova la violazione.

Il secondo punto viene alienato proprio dalla Rando e dai suoi fedelissimi, che con il loro comportamento fanno in modo di mantenere nel sito solo gli utenti che condividono appieno le loro opinioni, prendendo a "schiaffoni e a calci virtuali" tutti gli altri, che naturalmente abbandonano il campo. Questo non si chiama "pubblico interesse", questo si chiama "interesse personale"!

Il terzo punto non viene MAI rispettato, proprio a causa di quanto già detto.

E che dire dei ridicoli esempi citati per far capire ai lettori, casomai fra loro ci fosse qualcuno con meno di due neuroni in testa (frase rivolta da una fedelissima della Rando a un utente in disaccordo con lei, nel corso di una delle tante discussioni), che la ragione è sempre e solo dalla loro parte, qualunque cosa dicano o facciano, questo nel tentativo di far desistere chiunque possa anche solo per un momento pensare di agire legalmente nei confronti del forum e della responsabile. Di seguito c'è il link che riporta alla pagina "note legali" del forum/blog della Rando e che contiene alcuni ridicoli esempi che, secondo lei, possono essere paragonati al suo operato:

www.writersdream.org/blog/note-legali/

Peccato che nelle pagine gestite dalla Rando non ci si limiti a commettere errori di così poco conto, rimediabili con semplici rettifiche. No, nelle sue pagine si racconta una gran quantità di menzogne e a nulla serve che i diretti interessati glielo facciano notare; a nulla serve che, nonostante lei stessa ammetta che le notizie sono state reperite da altre fonti e che sostenga di non esserne direttamente responsabile, le sue fonti ammettano di avere a propria volta ricevuto linformazione da altre fonti, che le hanno ricevute da altre fonti e così via, senza quindi averne direttamente accertato la veridicità. Che importa? Loro continuano imperterriti a divulgare le stesse menzogne, con cattiveria e astio sempre crescenti e senza nemmeno offrire all'accusato il beneficio del dubbio, anche dopo aver ricevuto, sempre sul forum, testimonianze a favore di quest'ultimo da persone che (almeno loro) sanno ciò che dicono, visto che hanno avuto un rapporto diretto con l'accusato, cosa non altrettanto vera per la Rando, per i suoi seguaci e per le loro fonti, le fonti delle loro fonti e le fonti delle fonti delle loro fonti...

C'è di più. In alcuni post sono stati riportati con un copia/incolla, in parte o integralmente, documenti RISERVATI, non di pubblico dominio. Forse la signora Rando non sa che la responsabilità per questo genere di illecito è proprio dell'amministratore o del responsabile del sito, che è OBBLIGATO a moderare il comportamento degli iscritti per evitare ogni tipo di illecito, appunto. E questo lo è, un illecito!

Ma la cosa più grave è che il forum della Rando è stato preso come fonte di informazione da diversi sprovveduti, che con le menzogne in esso pubblicate ci hanno ricavato articoli per testate giornalistiche a diffusione nazionale, senza nemmeno prendersi la briga di verificare l'affidabilità della fonte e delle notizie stesse! Non solo: le calunnie della Rando stanno girando anche grazie a e-mail private che i responsabili di alcuni noti siti web hanno inviato a importanti aziende nel tentativo di dissuadere queste ultime dallo stringere accordi commerciali con alcuni editori citati appunto nel Rando-forum.

Proseguiamo.
La paladina degli scrittori sommersi ha pubblicato quanto segue in una delle numerose pagine del sito:

Writer's Dream è un portale no profit che offre gratuitamente aiuto, sostegno e supporto agli scrittori esordienti...

Ebbene, guardate invece cosa è stato pubblicizzato in una recente newsletter, che riporto in quanto PUBBLICA, inviata agli utenti del forum:

Scrittevoli,

perdonate quest'intrusione nella vostra casella mail. Volevamo darvi un piccolo consiglio nel caso foste alla ricerca di un'agenzia letteraria:
rivolgetevi alla neonata Torre di Carta (http://torredicarta.net).
E' l'agenzia con i prezzi più bassi in assoluto, basti pensare che di norma una lettura critica costa non meno di 100€ e un editing viene più di 1000€.
Speriamo possa esservi utile.

Buona serata,
La redazione di Writer's Dream --
Grazie, L'amministrazione

E sapete chi c'è dietro a questa pseudo-agenzia? Sì, proprio lei: Linda Rando!
Non solo: questa pseudo-agenzia non ha né una sede, né un recapito telefonico, né un codice fiscale, né un numero di partita iva... non c'è bisogno di proseguire, avete già capito tutto.
Ovvio, se fosse un'azienda regolarmente iscritta, non potrebbe proporre certi servizi a prezzi così bassi (e NON GRATUITI, come invece sostiene nell'altra pagina). Ma a loro che importa? Fanno tutto in nero, alla faccia di chi lavora seriamente e paga le tasse!
Almeno lavorassero a offerta, il che potrebbe in un certo senso offrire una copertuna, ma no, HANNO ANCHE LE TARIFFE ESPOSTE! "La legge? E che cos'è? Vale per gli altri, non per noi". E' forse questo ciò di cui sono convinti Rando & Co, gli stessi personaggi che hanno classificato come truffatori gli appartenenti a una categoria che invece opera nella piena legalità, per quanto loro possano odiarla, e che di contro hanno agito e continuano ad agire nell'illegalità più evidente?

Ecco, questa è la paladina dei sommersi...!
E la Rando i suoi seguaci li ha sommersi talmente bene, che nessuno di loro è ancora riuscito a pubblicare nemmeno una cartolina!
Contenti loro...!

Zerounoundici Edizioni vs Linda Rando: la querela



Dal sito: http://www.0111edizioni.spruz.com/

Zerounoundici si sta muovendo legalmente contro i responsabili di alcuni siti, blog e forum che da tempo agiscono in modo calunnioso e diffamatorio nei confronti di quest'ultima con la pubblicazione di informazioni distorte e spesso non veritiere, che fungono da fonte per altri siti, forum, blog, testate giornalistiche, che riportano tali informazioni senza la dovuta cautela e senza i necessari accertamenti sull'attendibilità sia della fonte, sia delle informazioni stesse.

La Zerounoundici non contesta la lotta che i responsabili di tali siti stanno intraprendendo nei confronti di una certa categoria di editori, anche se in questi siti la tendenza è quella di PROCESSARE la suddetta categoria, attribuendole addirittura reati di estorsione e truffa, mentre le attività di questi editori, che piaccia o no, si svolgono comunque nel rispetto della legge, cosa non altrettanto vera per i siti in questione.

La Zerounoundici non si è certo eletta paladina di tale categoria, a cui tra l’altro NON appartiene, ma anzi potrebbe anche appoggiare questa lotta, se si basasse su fatti reali e se i termini e i modi usati nelle discussioni fossero rispettosi e garbati e si limitassero a esporre fatti e opinioni nel rispetto della legge anziché infierire e insultare, oltre alla suddetta categoria, anche tutti coloro che intervengono nelle discussioni per esprimere opinioni e pareri contrari a quelli espressi dai responsabili dei suddetti siti, o anche solo per fare chiarezza su talune informazioni pubblicate da questi ultimi e non corrispondenti a verità.
Infierendo pesantemente su questi malcapitati, la cui colpa è solo quella di avere espresso la propria opinione (diversa da quella di tendenza, lanciata dai responsabili dei siti in questione), gli amministratori RINNEGANO il diritto di cui loro stessi si avvalgono e che spesso viene citato come un vero e proprio alibi nel corso di certe discussioni e all'interno del loro stesso regolamento: il DIRITTO di CRONACA e la LIBERTA' di ESPRESSIONE e OPINIONE.
Non solo, ma è proprio nel regolamento di questi siti, stilato dagli stessi responsabili, che si invitano gli utenti a mantenere un linguaggio educato e corretto sia nei confronti degli altri utenti, sia in quelli degli editori con cui si discute.
Invece, i primi a non rispettare il regolamento sono proprio loro, infierendo sugli utenti che intervengono con opinioni e punti di vista differenti dai loro e provocandone l'ovvio allontanamento dal sito, impedendo così un sano e lecito scambio di opinioni e, in molti casi, negando il diritto di replica necessario per fare chiarezza su alcuni contenuti precedentemente pubblicati e non corrispondenti alla realtà.

In questo modo si è venuto a creare un movimento di rivolta (e di dubbia legalità) composto da persone incompetenti, disinformate, maleducate, antidemocratiche e, probabilmente, affette da qualche strana e particolare forma di frustrazione (perché solo una qualche forma di frustrazione potrebbe giustificare l'accanimento con cui vengono fatti alcuni attacchi nei confronti di editori e utenti), che a causa del loro comportamento hanno impedito il corretto scambio di opinioni che avrebbe consentito al sito di agire entro i termini consentiti dalla legge, comportamento che ha fatto in modo che alcuni di questi siti possano ora essere paragonabili più a un tribunale inquisitorio piuttosto che a fonte di informazioni di pubblica utilità, come invece dovrebbero essere. Infatti, il diritto di cronaca è valido quando vengono rispettati tutti e 3 i punti seguenti:

1. la veridicità dei fatti
2. i fatti esposti devono essere di pubblico interesse
3. i fatti devono essere esposti in toni civili

E' evidente che nessuno dei 3 punti sia applicabile a favore dei siti di cui sopra.

Come già accennato, la Zerounoundici non ha agito e non agirà in nome e per conto della categoria, i cui componenti si presume che siano in grado di agire e di difendersi in piena autonomia in merito a ciò che li riguarda direttamente, ma ha già agito nei confronti de Il Giornale, che nel suo articolo del 16/3/2010 e successiva rettifica (vedi nota 1) del 19/3/2010, l'ha espressamente citata come appartenente a una categoria di editori con la quale Zerounoundici NON HA NULLA A CHE FARE, e agirà nei confronti dei siti, blog, forum che ne sono state le fonti, per le informazioni false, ingiustamente accusatorie e spesso diffamatorie e ingiuriose riguardanti la casa editrice e riportate sui suddetti siti.
Il tempo di raccogliere e organizzare le circa 300 pagine di prove a carico da allegare, poi la Zerounoundici sarà pronta a muoversi anche su questo fronte.


Nota 1: Per legge, la rettifica deve essere pubblicata SENZA commenti o interventi. Nel nostro caso, la rettifica pubblicata è stata seguita da un commento del giornalista, che tra l’altro ha mantenuto la sua posizione, che in questo modo l’ha automaticamente invalidata, rendendola legalmente inutile.

giovedì 17 giugno 2010

I segreti della Bella Addormentata di Palermo e del suo imbalsamatore. Il Maestro del Sonno Eterno, di Dario Piombino-Mascali, a Messina e Milazzo


Un successo di lettori e critica senza precedenti, una permanenza costante nella classifica delle librerie online. Ma soprattutto il disvelamento di un vero e proprio caso conosciuto in tutto il mondo, quello che lega Rosalia Lombardo, la Bella Addormentata delle Catacombe di Palermo, al suo finora misterioso imbalsamatore, Alfredo Salafia.
Questo il segreto del successo de Il Maestro del Sonno Eterno, scritto dal ricercatore dell'Eurac Dario Piombino-Mascali e pubblicato dalla casa editrice La Zisa di Palermo.
Dopo le partecipate presentazioni a Palermo e Reggio Calabria, il prezioso saggio - felicissima combinazione tra un puntuale documento scientifico e un avvincente romanzo – approda nel messinese con due appuntamenti.
Venerdì 25 giugno alle 18, Il Maestro del Sonno Eterno verrà presentato al Circolo Pickwick di Messina. Presenti l'autore e l'antropologo Sergio Todesco, direttore del Museo delle tradizioni silvo-pastorali "G. Cocchiara" di Mistretta, primo studioso ad occuparsi della tutela delle mummie in Sicilia.
Attraverso il Progetto Mummie Siciliane - promosso dall'Eurac di Bolzano e coordinato da Dario Piombino-Mascali -, un corretto studio del dna antico, mai eseguito prima d'ora, e l'attenzione costante di un team altamente specializzato permetteranno finalmente il restauro di un patrimonio inestimabile, grazie alla forte volontà della Soprintendenza ai Beni Culurali di Palermo e all'Ordine Minore dei Frati Cappuccini.
"Quello di una corretta musealizzazione delle mummie è un problema che non si può più rimandare oltre – dice Dario Piombino-Mascali – il nostro istituto, tra i più prestigiosi al mondo, si sta battendo per creare le condizioni ottimali di conservazione delle mummie isolane, soprattutto quello delle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, in cui è necessario un intervento urgente".
Domenica 27 giugno, alle 18, il libro verrà invece presentato alla libreria Puck di Milazzo.


Dario Piombino-Mascali, IL MAESTRO DEL SONNO ETERNO, Edizioni La Zisa, pp. 128, euro 12,00 (ISBN 978-88-95709-52-9 )


Quali segreti custodisce Rosalia Lombardo, la ‘Bella Addormentata’ delle Catacombe di Palermo, ritenuta a ragione la più bella mummia del mondo? Quali alchimie hanno permesso la perfetta conservazione di una bambina di due anni, a quasi un secolo dalla sua morte? Chi ne è stato l’artefice? Tali interrogativi, rimasti per lunghissimo tempo irrisolti, trovano ora finalmente risposta in questo saggio dell’antropologo Dario Piombino-Mascali. Una ricostruzione appassionante della vicenda che lega la piccola Rosalia Lombardo ad Alfredo Salafia, imbalsamatore palermitano dai contorni finora velati dalla leggenda. Un viaggio avvincente, che l’autore compie prendendo per mano il lettore e conducendolo nel cuore di una storia mai rivelata prima, se non attraverso frammenti e contraddizioni.


Dario Piombino-Mascali, nato a Messina nel 1977, è ricercatore presso l’Accademia Europea (EURAC) di Bolzano, dove coordina il Progetto “Mummie Siciliane”. Borsista della National Geographic Society, è stato recentemente insignito del titolo di membro onorario dall’American Society of Embalmers. Collabora attivamente con il Museo Archeologico dell’Alto Adige, i Musei Vaticani ed i Musei Reiss-Enghelhorn per lo studio scientifico di mummie umane.

mercoledì 16 giugno 2010

LIBRI:HERTA MULLER,SCRITTURA NON E' ARMA CONTRO POTERE/ANSA



MA SIA LUCIDA DA FAR MALE. NOBEL A ROMA PER FESTIVAL LETTERATURE (di Mauretta Capuano). (ANSA) - ROMA, 15 GIU - La scrittrice romeno tedesca Herta Muller, Nobel 2009 per la Letteratura, e' stata pedinata, aggredita e ha subito tanti interrogatori per essersi rifiutata di collaborare con i servizi segreti del regime comunista di Bucarest, ma non ha mai usato la scrittura come un'arma contro le dittature.'Non ho mai voluto - racconta - fare opposizione con la mia scrittura. Mi sono opposta personalmente. Mi rendevo conto del male che veniva fatto alle persone che mi circondavano dal clan dei governanti ignoranti e stupidi. Provavo rabbia e dolore ma sapevo che con la mia scrittura non avrei potuto destituire Ceausescu. Se il potere dall'alto e' corrotto, si corrompe anche dal basso'.A Roma per il Festival Letterature di Massenzio dove domani leggera' l'inedito 'Il parrucchiere, i capelli e il re', la Muller spiega che 'la letteratura non e' ne' buona ne' cattiva, ha una possibilita' di fare qualcosa solo quando e' autentica.La scrittura deve luccicare cosi' tanto da far male'.Per l'autrice de 'L'altalena del respiro' (Feltrinelli), uscito da poco in Italia nella traduzione di Margherita Carbonaro, in cui viene raccontata la deportazione della minoranza tedesca romena nei campi di lavoro forzato dell'Ucraina, 'la scrittura riflette cio' che siamo e abbiamo vissuto ma, e' difficile capire perche' facciamo certe cose e in un certo modo, si sconfina nella psicologia che non trovo molto affidabile. Se uno psicologo mi spiegasse perche' scrivo in un determinato modo non ci crederei. Scrivo cosi' perche' non potrei fare altrimenti'.Profonda e attenta ai dettagli, come la sua scrittura, la Muller, 57 anni, guarda il mondo con gli occhi di una persona che ha visto il male. 'Capita sempre nella vita - dice - che accadano cose inspiegabili che con il passare del tempo si comprendono'. E' cosi' per i capelli, a cui fa riferimento nell'inedito che leggera' a Massenzio. 'Nel campo di mio nonno, soldato nella prima guerra mondiale, c'era un parrucchiere che lo ha aiutato a farsi ricrescere i capelli con un succo di foglie pressate. Il parrucchiere era un giocatore di scacchi e mio nonno per ricompensarlo ha intarsiato delle figure, fra cui il re degli scacchi che sarebbe diventato il primo re della mia vita al ritorno del nonno, dopo la prigionia. In citta' c'era la dittatura e io potevo giocare con gli scacchi. Il re era storto, traballante, sembrava si inchinasse sulla scacchiera. Anche il nostro dittatore era traballante, brutto'. Durante uno dei tanti interrogatori in Romania, invece, 'e' capitato che avevo un capello sulla spalla e la persona che mi interrogava lo ha preso e gettato a terra un po' schifata. Ho detto subito: rimetti il capello dov'era, e' mio'. Scrivere in tedesco per la Muller, originaria del Banato romeno, non e' stata una forma di liberta'. 'Il tedesco e' la mia madre lingua. Ho imparato il romeno a 15 anni, lo considero una lingua straniera'. Ora non sta scrivendo e 'se stessi lavorando a qualcosa non ve lo direi' conclude. Intanto, a settembre escono per Feltrinelli gli introvabili racconti della Muller, 'Bassure', usciti in Italia per Editori Riuniti nel 1987.

lunedì 14 giugno 2010

Palermo 17 giugno, Presentazione del saggio di Giancarlo Santi “Ego Rosalia. La Vergine palermitana tra santità ed impostura”, Edizioni La Zisa


Palermo, 14 giugno 2010 - “Ego Rosalia. La Vergine palermitana tra santità ed impostura” è il titolo del saggio di Giancarlo Santi, pubblicato dalle Edizioni la Zisa pp. 448; euro 25,90; ISBN 978-88-95709-47-5), che verrà presentato giovedì 17 giugno, alle ore 18, presso la libreria Feltrinelli di via Cavour 133, a Palermo. Ne discuteranno con l’autore il giornalista Salvatore Falzone e lo storico Francesco Michele Stabile.

IL LIBRO: Chi è l’autore della iscrizione rinvenuta nell’estate del 1624 nella grotta di S. Stefano Quisquina, dove la tradizione colloca il primo romitaggio di S. Rosalia? È da attribuire alla mano della giovane “Sinibaldi”, oppure si tratta di un “falso” pervicacemente architettato e portato a compimento dalla Compagnia di Gesù, in prima persona o con la collaborazione di suor Maria Roccaforte? A questi ed altri interrogativi, sui quali si discetta da lungo tempo, e che soltanto nell’ultimo trentennio hanno trovato nuove e sconcertanti risposte, l’autore di questo libro, appassionante e fluido come un romanzo giallo d’autore, e rigoroso come l’argomento merita, sulla base di una documentazione inedita, più che dare una soluzione, che pure tra le righe si manifesta chiaramente, pone il lettore nella condizione di farsi una idea più precisa e circostanziata dei fatti accaduti in un piccolo comune dell’entroterra agrigentino agli inizi del sec. XVII, quando tutt’intorno infieriva una delle più terribili epidemie di peste che l’Isola ricordi.

L’AUTORE: Giancarlo Santi (Siracusa 1946), vive a lavora a Catania. Giornalista pubblicista e appassionato di speleologia, ha collaborato con il Touring Club Italiano, con il quotidiano “La Sicilia” e con la rivista “Etna Territorio” di Catania, scrivendo di feste popolari, di tradizioni religiose, di itinerari culturali siciliani.
Ha pubblicato: La strada dei Santi, viaggio sentimentale per le feste religiose di Sicilia (Bologna, Bolelli, 2001), e i volumi collettanei: Le grotte del territorio di Melilli (1997); Dentro il Vulcano, le grotte dell’Etna (1999).




Davide Romano - Resp. Ufficio stampa "Edizioni La Zisa"
Tel. +39 091 331104 - fax +39 091 6127870 –
cell. +39 328 4728708 - e-mail: stampa@lazisa.it - http://www.lazisa.it/

venerdì 11 giugno 2010

Premio letterario Città di Aprilia (scad. 30 luglio)


Il Comune di Aprilia in collaborazione con Daniele Borghi bandisce la Seconda Edizione del PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE“CITTA’ DI APRILIA”Articolo 1. Il premio sarà articolato in due sezioni: A)Racconto Inedito B) Poesia Inedita. Sono ammessi scrittori di ogni nazionalità purché le opere siano presentate in italianoArticolo 2. I racconti avranno tema libero e dovranno avere una lunghezza massima di 8 cartelle standard.Le poesie avranno anch’esse tema libero e non dovranno essere composte da più di 36 versi. Articolo 3. Ai vincitori sarà comunicata la presenza nella rosa dei finalisti (5 per ogni sezione) e la classifica finale verrà resa nota soltanto durante la cerimonia di premiazione. Per entrambe le sezioni i premi saranno: 1.500 euro al Primo, 1.000 euro al Secondo, 700 euro al Terzo, 500 euro al Quarto e 300 euro al QuintoTutti i finalisti sono tenuti a partecipare alla cerimonia di premiazione, in caso contrario i premi a loro spettanti verranno trattenuti dal Comune di APRILIA e contribuiranno ad aumentare il montepremi delle edizioni successive. La cerimonia di premiazione avrà luogo ad Aprilia non oltre il mese di novembre 2010.Articolo 4. Racconti e poesie dovranno essere inviati in quattro copie cartacee e una in formato elettronico a: Segreteria del Premio Letterario “CITTA’ di APRILIA”. Assessorato alla Cultura. Piazza dei Bersaglieri 30, 04011, Aprilia (LT) L’invio non dovrà avvenire oltre il 30 Luglio 2010 (farà fede la data del timbro postale). Nei plichi, in una busta chiusa, dovranno essere indicate: generalità dell’autore, indirizzi (possibilmente anche di posta elettronica) e numeri telefonici. Nella stessa busta dovrà essere contenuta una dichiarazione dell'autore in cui egli dichiara che le opere sono esclusivo frutto del suo ingegno e che esse non sono mai state pubblicate.Articolo 5. A parziale copertura delle spese organizzative agli autori viene richiesto un contributo di 10 euro per ogni poesia e di 15 euro per ogni racconto. Lo stesso autore può partecipare a entrambe le sezioni, con un massimo di tre opere per ogni sezione. I versamenti dovranno essere effettuati tramite conto corrente postale n°76067586 intestato a Daniele Borghi, via Monte Zeda 9, 00141, Roma. In caso di necessità saranno accettati i contanti che andranno acclusi alla busta con le generalità dell’autore. Nella causale andrà indicato: Seconda edizione Premio Letterario di Aprilia. La ricevuta andrà acclusa alla busta con le generalità dell’autore.Articolo 6. I componenti della giuria verranno resi noti alla cerimonia di premiazione. Le decisioni della giuria sono inappellabili. I finalisti saranno avvertiti tempestivamente nei modi ritenuti più idonei e rapidi. Si informano i partecipanti che i dati acquisiti, ai sensi dell’articolo 10, D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003, saranno utilizzati esclusivamente per le comunicazioni relativa al Premio Letterario. Chiunque lo desideri potrà richiederne la cancellazione.Per informazioni: opla2006@libero.it oppure 06.87180712

mercoledì 9 giugno 2010

Palermo 17 giugno, Presentazione di "Ego Rosalia. La Vergine palermitana tra santità ed impostura" di Giancarlo Santi (Ed. la Zisa)


La S.V. è invitata alla presentazione del saggio di Giancarlo Santi

“Ego Rosalia. La Vergine palermitana tra santità ed impostura”

Edizioni La Zisa
http://www.lazisa.it/
(pp. 448; euro 25,90; ISBN 978-88-95709-47-5)

che avrà luogo giovedì 17 giugno, alle ore 18,
presso la libreria Feltrinelli di via Cavour 133, a Palermo

Ne discuteranno con l’autore il giornalista Salvatore Falzone
e lo storico Francesco Michele Stabile.

Il titolo del saggio è stato suggerito dalle due parole che danno inizio all’iscrizione incisa da santa Rosalia nella grotta della Serra Quisquina, eremo in cui, secondo la leggenda, la romita visse a lungo prima di trasferirsi nella più nota cavità del Monte Pellegrino. Attraverso il nome Sinibaldi, la terza parola dell’iscrizione, il gesuita Giordano Cascini riuscì nel ‘600 a ricostruire alcuni tratti della sconosciuta vita della Santa, soprattutto la sua discendenza da Carlo Magno. Per avvalorare l’autenticità dell’incisione, Cascini raccontò nella sua celebre opera, Di Santa Rosalia Vergine Palermitana, come avvenne la casuale scoperta del graffito da parte di due muratori palermitani. La narrazione di Cascini ha fatto storia divenendo una diffusa e radicata credenza garantita dalla Compagnia di Gesù. Da sempre tuttavia sono stati avanzati dubbi sulla veridicità dell’iscrizione, l’unico documento che prova la storicità di Rosalia “Sinibaldi”. L’ipotesi del falso è sostenuta in una coraggiosa opera, Santa Rosalia nella storia e nell’arte di monsignor Paolo Collura, che sin dal suo apparire, nel 1977, ha suscitato molte polemiche ma ha pure segnato una svolta negli studi rosaliani. Nel 1988 Valerio Petrarca ha poi colmato alcune lacune del discorso di Collura individuando non solo un realistico artefice dell’impostura ed il suo movente, ma chiarendo anche il contesto storico e devozionale in cui sarebbe maturato il sospettato imbroglio. Con la suggestiva ricostruzione di Petrarca, l’affaire Quisquina diventa un autentico romanzo giallo in cui si narra di un intrigo palermitano inatteso e sconcertante. Se risultasse provato per via documentale quanto ipotizza lo studioso, ovvero che l’iscrizione fu incisa dalla Compagnia di Gesù per costruire una degna Patrona di Palermo, ci troveremmo innanzi al più clamoroso falso religioso del ‘600 siciliano. L’incisione della Quisquina, ritenuta da alcuni una impostura e da altri un indelebile segno della santità di Rosalia, è dunque l’ambigua protagonista della ricerca qui condotta. Quanto c’è di attendibile nelle affermazioni di chi sostiene l’autenticità del graffito e di chi invece ne denunzia la falsità? I fatti che portarono alla sua avventurosa scoperta si svolsero davvero nel modo in cui sono stati raccontati dai gesuiti? E se alla Quisquina si perpetrò un falso, chi fu il colpevole? L’Autore trova le difficili risposte in un inedito manoscritto della Biblioteca Comunale di Palermo riuscendo così a colmare un secolare vuoto negli studi rosaliani. Ego Rosalia si svolge come un’intrigante detective story in cui, partendo dal dubbio, si indaga per svelare l’enigma nascosto nell’iscrizione. Ben documentato e di facile lettura, il saggio si rivolge sia allo studioso, sia al lettore interessato ai segreti che si celano nella sfuggente vicenda di Rosalia “Sinibaldi”, illusoria immagine creata dagli uomini, caricatura della poco conosciuta ma storica santa Rosalia.
Giancarlo Santi, nato a Siracusa nel 1946, vive a Catania; giornalista pubblicista, ha collaborato con il Touring Club Italiano, con la terza pagina del quotidiano La Sicilia e con varie riviste scrivendo di feste popolari, di tradizioni religiose, di itinerari culturali siciliani. Nel 2001 ha pubblicato La strada dei Santi, viaggio sentimentale per le feste religiose di Sicilia. Si interessa di speleologia ed è coautore dei libri Le grotte del territorio di Melilli (1997) edito dal Comune di Melilli e Dentro il Vulcano, le grotte dell’Etna (1999) edito dall’Ente Parco dell’Etna.

Davide Romano - Resp. Ufficio stampa "Edizioni La Zisa"
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martedì 8 giugno 2010

Anna Maria Bruno, “La scuola è finita”, Prefazione di Giovanni Nanfa, Edizioni La Zisa, pp. 144, euro 13,90


Esami di Stato. Chiara, ci si è trovata quasi per caso. Prima ha cercato debolmente di tirarsi indietro, poi ha ceduto. Ma in fondo voleva esserci, non se la sentiva di abbandonarle proprio ora, le sue alunne, in un momento così determinante della loro vita. Non aveva mai fatto esami prima né sapeva cosa significasse essere membro interno. Lina Anselmi glielo aveva ventilato: «Questi che vengono da fuori? Quante arie! Tutti con la puzza sotto il naso a denigrare prima di tutto i nostri programmi, che sono striminziti, poi i nostri alunni che sono asini, e tà e tà, un colpo qua e un colpo là a giudicare, a criticare mentre loro hanno fatto programmi megagalattici e hanno alunni eccellenti…»
Un libro, questo, che rivela gli scandalosi retroscena della scuola. Un caso, purtroppo meno raro di quanto si possa immaginare, in cui l’esame di stato diventa desolante luogo di scontro, coagulo esplosivo di tensioni, insoddisfazioni, rancori, vincoli clientelari, competizioni di vario genere. Caso che s’inserisce in un quadro ben più ampio di mediocrità e approssimazione nel quale anche la mala sanità siciliana fa la sua parte.
Romanzo di indubbia originalità per la novità dei contenuti, il profilo critico e lo stile serrato, vivace e di brillante smalto, condito da una pungente e trainante ironia.

Anna Maria Bruno è nata nel 1971 ad Agrigento. Si è laureata in lettere classiche presso l’Università degli studi di Palermo, dove ha anche conseguito il dottorato di ricerca. Oggi insegna in un liceo.

Premio Letterario Nazionale “Anna Osti”


1. La Biblioteca Comunale di Costa di Rovigo bandisce la 8^ edizione del Premio Letterario Nazionale “Anna Osti”, con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Rovigo e di Porsche Italia.

2. Il Concorso è diviso in tre sezioni:

a)Libri di narrativa per l’infanzia (fino ai 13 anni) pubblicate negli ultimi tre anni
b)Opere edite di poesia in lingua pubblicate negli ultimi tre anni
c)Silloge di poesie non edite (massimo 5).

La sezione di appartenenza si riferisce all’età anagrafica dei lettori a cui la pubblicazione è destinata.

3. Giuria per la sezione a)
Luigi Dal Cin (Presidente)
Costantini Alberto
Giovanna Gazzi
Daniela Magri
Stefano Peruzzo
Giuria per la sezione b) e c)
Francesco Carbognin (Presidente)
Luca Rizzatello
Luca Pasello
Francesca Gironi
Valentina Merlini

4. Ogni autore può partecipare contemporaneamente a più sezioni con una sola opera.

5. Le opere, in tre copie, dovranno pervenire unitamente ad una scheda contente le generalità complete dell’autore, l’indirizzo, il recapito telefonico e l’eventuale indirizzo e-mail. Una sola copia dell’opera dovrà essere firmata dall’autore.

6. Il materiale inviato non verrà restituito. Il materiale inedito può essere inviato, oltre che su cartaceo, anche su supporto informatizzato.

7. Per ogni opera è previsto il versamento di euro 12,00 quale quota di partecipazione effettuato sul c/c/p 11210457 Comune di Costa di Rovigo – Servizio di Tesoreria indicando quale causale: Partecipazione Concorso Letterario. Il tagliando di effettuato versamento dovrà essere allegato alla scheda delle generalità. Il mancato versamento o il mancato invio del tagliando, comporteranno l’eliminazione del partecipante.

8. I vincitori di ogni sezione riceveranno un premio rispettivamente:
opere edite di narrativa per l’infanzia euro 500,00
opere edite di poesia in lingua euro 750,00
silloge di poesie non edite euro 500,00

9. Un Premio speciale di euro 300,00 sarà assegnato dalla Giuria ad un autore particolarmente meritevole della sezione poesia inedita per autori nati dal 1980 in poi.

10. Per ciascun finalista verrà redatto un profilo critico a cura della Giuria di sezione.

11. I premi assegnati dovranno essere ritirati personalmente dai vincitori e dai finalisti o da persone da loro delegate per la circostanza con attestazione formale e fotocopia del documento di identità.

12. I vincitori del concorso saranno proclamati a giudizio insindacabile della giuria.

13. Le opere dovranno essere indirizzate a: Segreteria del Premio Letterario Nazionale “Anna Osti”; presso Biblioteca Comunale di Costa di Rovigo, Piazza San Rocco, 17 – 45023 Costa di Rovigo (RO) e spediti entro il 31 luglio 2010.

14. La premiazione avrà luogo a Costa di Rovigo domenica 3 ottobre 2010.

15. La mancanza dell’osservazione del regolamento comporterà l’esclusione d’ufficio dal premio.

venerdì 4 giugno 2010

Premio Letterario Nazionale Carver 2010


Giunto alla sua ottava edizione il Premio Letterario Nazionale Carver.
Nato come contropremio che supera il mercato dei premi sostenuti dall’editoria elitaria, al fine di promuovere libri di autori italiani, già definito dalla critica come il Premio Strega o Campiello dei nuovi scrittori, trova pieno appoggio tra i maggiori operatori del settore. Il Premio Carver si differenzia dai premi tradizionali perchè vengono semplicemente premiati i libri a prescindere dal nome dell'autore o dalla casa editrice che ha pubblicato il libro.
La giuria, presieduta da Andrea Giannasi, legge i libri (tutti) che giungono alla segreteria del premio.
Il Premio Carver non ha padrini o padroni e dialoga con gli editori premiando piccoli, medi e grandi senza distinzinzione.
Per informazioni: www.prospektiva.it/carver.htm

Art. 1 - Viene indetta l'ottava edizione del premio letterario Carver.
Art 2 - Sono ammessi all'esame della giuria lavori editi (quindi pubblicati da una casa editrice) in lingua italiana a tema libero e con numerazione ISBN. Non sono posti limiti di tempo nella pubblicazione.
Art 3 - Al Premio possono partecipare saggisti, scrittori e poeti di tutte le nazionalità e senza limite di età, inviando nei termini stabiliti dal presente regolamento le opere di cui agli articoli successivi.
Art 4 - Il Premio Letterario si articola in tre sezioni: Saggistica, Narrativa e Poesia.
Art 5 - Ogni libro partecipante dovrà pervenire in 3 copie, con allegata nota con indirizzo, numero telefonico e firma dell'autore alla segreteria Premio Carver Prospektiva Rivista Letteraria via Terme di Traiano, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma).
Art 6 - Le opere dovranno pervenire alla segreteria del Premio entro il 30 Giugno 2010 (farà fede il timbro postale).
Art 7 - La quota di iscrizione è fissata in 15,00 euro per sezione da versare sul conto corrente postale numero 37511953 intestato a Prospettiva Editrice.
Art 8 - Consistenza del premio: promozione a livello nazionale dei libri vincitori. I libri verranno promossi in un evento che si svolgerà nell'ambito di una fiera dei libri con acquisto di pubblicità sulla stampa. Articoli ed estratti saranno pubblicati sulle riviste Prospektiva e l'Assenzio. I vincitori ed i segnalati riceverannoattestati di merito e libri. Gli elenchi dei vincitori saranno poi inseriti on line nei più importanti siti di letteratura in internet. Il luogo e la consistenza del premio varierà a seconda del tempo di uscita dei risultati e sulle scelte tecniche della segreteria.
Art 9 - Il giudizio della Giuria è insindacabile. La Giuria è presieduta ogni anno da operatori del settore letterario ed è presieduta dal Dr. Andrea Giannasi.
Art 10 - La partecipazione al Premio Letterario Nazionale CARVER implica l'accettazione incondizionata del presente regolamento.
Art. 11 - Al premio non possono partecipare i libri editi da Prospettiva editrice.
Segreteria:
Prospektiva Rivista Letteraria
Via Terme di Traiano, 25
00053 Civitavecchia (Roma)
Per ulteriori informazioni
redazione@prospektiva.it

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----- Prospektiva rivista letteraria ----

Prospettiva editrice & c. Sas di Giannasi Andrea - ISBN Editore 88-7418
Via Terme di Traiano, 25
00053 Civitavecchia - Roma

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martedì 1 giugno 2010

Palermo 4 giugno, Presentazione del libro "Un Miscelino per Rosa. Storia d'amore e di passioni" di Sergio C. Infuso, Edizioni La Zisa



Palermo 4 giugno, ore 18,
presso la libreria del Kursaal Kalhesa
via Foro Umberto I, a Palermo,
presentazione del libro:


Un Miscelino per Rosa
(Storia d’amore e di passioni)


di Sergio Infuso


Edizioni La Zisa
(http://www.lazisa.it/)


Interventi di Rita Borsellino - Enrico Del Mercato - Leoluca Orlando
E’ presente l’autore

Sergio Cristoforo Infuso, "Un miscelino per Rosa. Storia d’amore e di passioni", Presentazione di Rita Borsellino, Prefazione di Janne Vibaek Pasqualisno, Introduzione di Rosario Mancino, Edizioni La Zisa, pp. 176, euro 14,90


“Alcune notti, tuttavia, fra il mese di dicembre e gennaio, il disturbo arrecato dalla malattia era tale da non permetterle più di stare sdraiata, con il risultato di doverci alzare diverse volte nel cuore della notte. […] Andavamo in cucina, sedevamo sul divanetto e cominciava una carezza sulla spalla in prossimità del polmone destro, un «miscelino per Rosa»”. Siamo al drammatico epilogo di una intensa storia d’amore – sembra un romanzo, ma è tutto vero: luoghi, personaggi, avvenimenti – che si intreccia, per un trentennio, con quella più generale del capoluogo siciliano. Una vicenda privata che nel contempo diventa metafora di quanti, in questa città, non hanno voluto rassegnarsi al degrado collettivo e al progressivo disfacimento delle speranze – la cosiddetta ‘Primavera di Palermo’ – maturate nel corso di lunghe ed estenuanti battaglie civili. Ma la memoria di ciò che è stato e di ciò che poteva essere resta comunque dentro coloro che con passione sino alla fine hanno creduto nel valore catartico di quelle lotte. Un patrimonio, questo, che va comunque salvaguardato e trasmesso a chi, con altrettanto slancio, saprà raccoglierne il testimone. Così come il ricordo di Rosa, protagonista principale di questo racconto, discreta ed incisiva donna dei nostri tempi.


Sergio Cristoforo Infuso, impiegato presso l’Assemblea regionale siciliana, è da lungo tempo impegnato in attività politiche, di volontariato e di promozione del territorio.