giovedì 28 ottobre 2010

Torino 3 novembre, Presentazione del saggio di Walter Ferreri, "La verità sul 2012", Edizioni La Zisa


“La verità sul 2012” è il titolo del saggio dell’astronomo Walter Ferreri, edito dalla casa editrice La Zisa, che verrà presentato dalla giornalista del Tg Leonardo della Rai, Rosa Brusin, mercoledì 3 novembre, alle ore 18, presso la Feltrinelli Libri e Musica di piazza C.L.N. 251, a Torino. Sarà presente l’autore.

Il libro: Walter Ferreri, “La verità sul 2012”, Edizioni La Zisa, pp. 112, euro 8,90 (ISBN: 978-88-95709-55-0)

Recensione de “La Stampa” (18/05/2010) “La bufala 2012. Poi non dite che nessuno vi aveva avvertito!” di PIERO BIANUCCI

Da sempre il tema della fine del mondo terrorizza e affascina l’uomo. Ne parlano gli antichi testi sacri di varie religioni, i movimenti millenaristi (ma quella della paura dell’Anno Mille è una leggenda, un falso storico: all’epoca ben pochi sapevano in che anno si viveva), numerosi pseudo-profeti relativamente recenti come William Miller (1782-1849), i Testimoni di Geova (che però da qualche decennio hanno rinunciato a precisare date). Insomma, le apocalissi annunciate si sprecano. Persino Isaac Newton cercò di stabilire la data della fine del mondo: analizzando il testo biblico del profeta Daniele giunse a identificare l’anno 2060. Previsione allarmante per i più giovani, per altri, come chi scrive, tutto sommato rassicurante.
Newton però, oltre che grande scienziato, fu un teologo coltissimo, e credeva profondamente nella Scrittura. La sua previsione dunque è giustificata dalla buona fede. Ben diversa è la storia di previsioni più recenti, l’ultima delle quali fissa la fine del mondo al 21 dicembre 2012. In queste previsioni probabilmente non crede neppure chi le fa, e tanto meno chi ci specula sopra per far denaro con Dvd, libri pieni di falsità, programmi tv che vogliono scoprire misteri dove invece non c’è altro che ignoranza. Per fortuna qualcuno ha pensato di smontare la speculazione pezzo per pezzo. L’ha fatto Walter Ferreri con il suo libro fresco di stampa “La verità sul 2012” (La Zisa Editore, 106 pagine, 8,90 euro), una lettura non solo interessante ma anche divertente per lo humour che affiora tra le righe: l’ironia nasce spontaneamente per contrasto quando si esamina con argomenti seri una tesi invece di serio ha ben poco.
Astronomo all’Osservatorio di Torino, scopritore di numerosi asteroidi e fondatore della rivista che state leggendo, Ferreri parte dall’origine della favola della fine del mondo nel 2012. Il responsabile è il romanziere Frank Waters, che nel 1976 dedicò qualche pagina del libro “Mexico Mystique” al fatto che secondo il calendario dei Maya stava per concludersi un ciclo chiamato baktun 13. Senza entrare in particolari che il lettore troverà nel libro di Ferreri, basta ricordare che quell’antica popolazione americana contava il tempo in cicli: su scala breve utilizzava periodi di 20 e di 360 giorni, su scala più lunga adottava un ciclo di 7200 giorni e uno di 144 mila, detto baktun. Tredici baktun costituivano il Grande Ciclo, pari a 5125 anni. La credenza era che, terminato un Grande Ciclo, ci fosse una sorta di azzeramento del mondo, al quale sarebbe seguito un radicale rinnovamento. Poiché il Grande Ciclo in corso sarebbe iniziato l’11 agosto del 3114 avanti Cristo, saremmo ora prossimi al suo termine, che avverrebbe per l’appunto il 21 dicembre 2012. Questa indicazione fu poi ripresa in libri di altri autori e il mito della imminente fine del mondo è montato come la panna, arricchendosi di presunte motivazioni scientifiche e altrettanto dubbie previsioni che si vorrebbero concordanti con quella del calendario Maya, dalle profezie di Nostradamus a quelle di San Malachia. I temi scientifici tirati in ballo per supportare la catastrofe del 2012 sono molti: rallentamento della Terra, inversione del campo magnetico, orientamento dell’asse terrestre, allineamento dei pianeti o del Sole con il centro galattico, tempeste solari, impatto con il fantomatico pianeta Nibiru, una cometa o un asteroide, transito di Venere davanti al Sole in un anno bisestile. Questi argomenti offrono a Ferreri l’occasione per fare il punto sui fenomeni a cui si riferiscono, cosa senza dubbio istruttiva. Come effetto collaterale, il vaticinio del 2012 ne esce a pezzi, sepolto da una risata.
E’ chiaro che l’effetto sulla Terra di allineamenti planetari o galattici o transito di Venere è zero, mentre il pianeta Nibiru semplicemente non esiste. E’ curioso però ricordare che nel 2012 non ci sarà alcun allineamento di pianeti, e che in ogni caso il miglior allineamento ha un effetto mareale sulla Terra 14 mila volte inferiore a quello prodotto dalla Luna.
Certo, alcuni rischi esistono, ma non cambiano nel 2012 né in meglio né in peggio: impatto di comete, esplosione di supernove nei dintorni del Sole. Ma si tratta di rischi assolutamente minimi. Per comete e asteroidi minacciosi, inoltre, sarebbe già possibile preparare una difesa tecnologica. E stelle che possano esplodere come supernove a piccola distanza da noi fortunatamente non ce ne sono. L’apocalisse, insomma, è rinviata sine die. Con buona pace di Roberto Giacobbo, gran maestro di bufale scientifiche con la sua trasmissione “Voyager”. Ma lui i libri sul 2012 li ha già venduti, e in più è pure diventato vicedirettore di Rai2.

lunedì 25 ottobre 2010

Libri, esce "Inganno Padano" (La Zisa) di Bonasera e Romano



Roma, 23 OTT (Il Velino) - "Da oltre vent'anni - scrive un comunicato delle Edizioni La Zisa - la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d'ordine, la balzana simbologia. Sono pressoche' ignoti, invece, taluni aspetti poco virtuosi che la pongono sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all'inizio, alle idee moralizzatrici di Umberto Bossi, per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si e' passati alla gestione del potere. Diventano altresi' chiare le ragioni di fondo che stanno alla base del patto d'acciaio che unisce la Lega al partito-azienda di Silvio Berlusconi.

Fabio Bonasera (Messina, 1971), giornalista professionista. Gli esordi professionali nella sua citta' natale, al Corriere del Mezzogiorno, dopo qualche breve esperienza in alcuni periodici locali. Successivamente, il trasferimento in Veneto, al Corriere di Rovigo, prima di approdare alla corte de Il Gazzettino, dove rimane per diverso tempo, occupandosi prevalentemente di cronaca bianca e politica. Attualmente, e' direttore responsabile del mensile di Patti (Me) In Cammino.

Davide Romano (Palermo, 1971), giornalista pubblicista. Ha lavorato per molti anni nell'ambito della comunicazione politica. Ha scritto e scrive per numerose testate ed e' stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha pubblicato, tra l'altro: Nella citta' opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia (2005), Il santo mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre (2005), Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005); La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007). Ha curato il saggio inedito del dirigente comunista Girolamo Li Causi, Terra di frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-60 (2009)".
(com/gda) 231122 OTT 10 NNNN

giovedì 21 ottobre 2010

EBREI: AL VIA PROGETTO PER TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TALMUD


INCONTRO TRA IL MINISTRO GELMINI E IL RABBINO CAPO DI SEGNI (ANSA) - ROMA, 20 OTT - La prima traduzione in italiano del Talmud, opera centrale e basilare del pensiero ebraico. E' il progetto discusso e approfondito durante il colloquio, svoltosi oggi, tra il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e il Rabbino Capo, Riccardo Di Segni.
All'incontro, svoltosi nella sede del ministero, ha partecipato anche Sandro Di Castro, in rappresentanza dell'Unione delle Comunita' Ebraiche in Italia.
Il progetto verra' realizzato in collaborazione con il Cnr e altri importanti istituti di ricerca italiani.
Al termine della riunione il professor Di Segni - rende noto un comunicato ministeriale - 'ha espresso soddisfazione per l'esito della riunione e per la sensibilita' e disponibilita' dimostrate dal ministro Gelmini'.(ANSA).

VATICANO: BENEDETTO XVI NOMINA MONSIGNOR GIANFRANCO RAVASI CARDINALE

Milano, 20 ott. - (Adnkronos) - Al termine dell'udienza generale di oggi Benedetto XVI ha indetto il terzo concistoro ordinario del suo pontificato per nominare un gruppo di cardinali. Tra questi il lombardo e milanese d'adozione monsignor Gianfranco Ravasi. Nato il 18 ottobre del 1942 a Merate (Lecco), Ravasi e' dal 2007 presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, presidente della Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa e presidente della Pontificia commissione di archeologia sacra.

Nel corso della sua formazione in seminario monsignor Ravasi ha studiato numerose lingue antiche e moderne, tra cui il greco e l'ebraico. Ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Milano il 28 giugno del 1966 dall'allora cardinale Giovanni Colombo, monsignor Ravasi e' stato docente di esegesi biblica al Seminario arcivescovile di Milano e alla Facolta' Teologica dell'Italia Settentrionale e membro della Pontificia commissione biblica.

Nel 1989 e' stato nominato prefetto della Biblioteca Ambrosiana, fondata dal cardinale Federico Borromeo nel 1607, carica che ha mantenuto fino al settembre del 2007. Monsignor Ravasi ha alvorato a lungo a fianco dell'arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini.

Dal 1980 al 2002 monsignor Ravasi ha tenuto diversi cicli di incontri di 'lectio divina' presso il centro Studi San Fedele di Milano, in particolare durante i periodi di Quaresima e Avvento di ogni anno nel corso dei quali ha commentato, di volta in volta, libri dell'Antico e del Nuovo Testamento.

Il 22 giugno del 1995 viene nominato da Giovanni Paolo II Protonotario Apostolico Soprannumerario e nel 2007 Papa Benedetto XVI gli affida l'incarico di formulare meditazioni della tradizionale Via Crucis del Venerdi' Santo al Colosseo.

Il 3 settembre del 2007 viene nominato da Benedetto XVI presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, subentrando al cardinale Paul Poupard e inoltre presidente della Pontificia Commissione per i beni Culturali della Chiesa e presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Elevato ad Arcivescovo della sede titolare di Villamagna di Proconsolare ha ricevuto la consacrazione episcopale nella Basilica di San Pietro in Vaticano da Papa Benedetto XVI il 29 settembre del 2007.

Ravasi e' autore di numerosi libri di divulgazione biblica e di esegesi e ha partecipato ad alcuni programmi televisivi di cultura religiosa. Da anni collabora con alcuni quotidiani, settimanali e mensili. Il 20 novembre del 2007 gli e' stata conferita la laurea honoris causa in Antropologia e Epistemologia delle religioni presso l'Universita' degli Studi di Urbino, Carlo Bo, dove ha tenuto una lectio magistralis su 'La Bibbia come grande codice della cultura occidentale'.

Il 5 marzo scorso, inoltre, ha ricevuto il premio internazionale Tommaso d'Aquino 'per l'impegno istituzionale profuso nella promozione della cutlrua, dell'arte e dell'umanesimo cristiano'.



SCRITTORI: E' MORTO ROBERT KATZ, AUTORE DI 'MORTE A ROMA' E 'CASSANDRA CROSSING' =

AVEVA 77 ANNI, VIVEVA IN TOSCANA, SCRISSE 'I GIORNI DELL'IRA' BASE DEL FILM 'IL CASO MORO'

Roma, 21 ott. - (Adnkronos) - E' morto ieri in Toscana, all'eta' di 77 anni, lo scrittore, giornalista, saggista e sceneggiatore statunitense Robert Katz, apprezzato in tutto il mondo per la capacita' di unire la scrittura narrativa spesso intrisa di mistero indagando su vicende del nostro Paese come il massacro nazista delle Fosse Ardeatine e l'assassinio di Aldo Moro. E' autore di numerosi libri, tra i quali 'Morte a Roma' (Editori Riuniti, 1967), diventato poi il film 'Rappresaglia', 'I giorni dell'ira' (Adnkronos, 1982), portato sul grande schermo con il titolo 'Il caso Moro', 'Sabato nero' (Rizzoli, 1973), 'La fine dei Savoia' (Editori Riuniti,1973), 'Dossier Priebke: anatomia di un processo' (Rizzoli, 1997), 'Roma citta' aperta: Settembre 1943 - Giugno 1944' (Il Saggiatore, 2003).

Scrittore pluri-premiato, processato per diffamazione (sostenne che Pio XII sarebbe stato a conoscenza della preparazione dell'eccidio delle Ardeatine), Katz ha collaborato alla sceneggiatura di diversi film tratti dai suoi libri, compreso il piu' famoso 'Cassandra crossing' (1976), il cui romanzo fu pubblicato da Rizzoli.

Giunto per la prima volta in Italia nel 1956 come fotogiornalista, Katz si stabili' a Roma nel 1964 e dal 1974 viveva in una casa in campagna a Pieve a Presciano, nel comune di Pergine Valdarno, in provincia di Arezzo. L'annuncio della scomparsa e' stato dato dalla moglie Beverly Gerstel e dai due figli, ricordando il congiunto come 'un uomo coraggioso, tenace difensoree della verita'.
I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata: Katz ha disposto la sua sepoltura in Toscana. Il decesso e' avvenuto nell'ospedale di Santa Maria alla Gruccia del Valdarno, dove si trovava ricoverato da alcuni giorni.
Ci sono poi i documenti preparatori per la stesura dei suoi libri, tra cui spicca "Morte a Roma" (l'attentato di via Rasella e la strage delle Fosse Ardeatine), con materiali raccolti tra il 1964 e il 1967, con interviste, note personali di commento, copia di un manoscritto dell'ex colonnello delle SS Eugen Dollmann, documentazione relativa ai contatti di Robert Katz con il Vaticano (1965) e corrispondenza con l'editore; ma anche documenti della postpubblicazione (1967-1974), con corrispondenza con editore e agente, contratti, corrispondenza con i lettori; recensioni sulla stampa mondiale.

Ampia anche la documentazione sul film "Rappresaglia" (1973), con la corrispondenza con il regista George Cosmatos e il produttore Carlo Ponti, i contratti, le lettere di commento sul lavoro di Katz sul set, note sulle relazioni con Richard Burton, Marcello Mastroianni e altri attori del cast. E' conservata poi tutta la documentazione sui processi per offesa alla memoria di Pio XII, in riferimento al ruolo avuto dal papa nella vicenda della strage delle Fosse Ardeatine (1974-1984): i diari compilati da Robert Katz nel corso delle udienze, documenti e appunti per la difesa, sentenze, corrispondenza sull'andamento dei processi, raccolta di articoli sulla vicenda processuale pubblicati sulla stampa mondiale.


SCUOLA: ADDIO LIBRI, SUI BANCHI SOLO CON I NOTEBOOK /ANSA

IN ISTITUTO NEL CREMASCO GIA' DISTRIBUITI 430 COMPUTER (ANSA) - CREMONA, 19 OTT - Niente piu' libri a scuola, ma solo netbook. E' una modalita' didattica originale e innovativa per la trasmissione del sapere il progetto 1x1, un computer per ogni studente, che l'istituto 'Pacioli' di Crema ha lanciato a partire da quest'anno scolastico e che e' cominciato con la consegna dei primi netbook e pc portatili, che verra' completata entro una decina di giorni.
Si tratta di 430 Toshiba di ultima generazione acquistati dai genitori degli studenti delle classi prime, gradualmente destinati a mandare in pensione i testi scolastici. Le classi saranno dotate di videoproiettori e di lavagne interattive per potere seguire meglio la lezione che poi viene scaricata sul netbook o sul notebook dallo studente che poi puo' studiarla a casa.
Le prime materie a essere coinvolte in questo progetto sono quelle scientifiche (scienze, matematica e fisica), che gia' stanno iniziando le loro lezioni attraverso l'uso del computer sul quale sono stati caricati i programmi da un'azienda specializzata. A seguire tocchera' anche alle materie umanistiche. I due pc portatili costano uno 324 euro, l'altro 475 e possono essere pagati anche con rate mensili e si calcola che la spesa sara' ammortizzata in due anni risparmiando sull' acquisto dei libri di testo non piu' necessari (nel costo e' compresa anche l'assistenza).
Le due sedi dell'istituto piu' popoloso della provincia (1678 alunni) sono state dotate di tecnologia wi-fi, che consente di collegarsi in Internet senza connessioni fisse. L'intervento e' stato compiuto da Aemcom di Cremona, partner tecnologico, con un contributo economico da parte della Provincia. Aemcom si e' occupata dell'intero aspetto tecnico: gli standard per la produzione delle lezioni, i protocolli di autenticazione e riconoscimenti dell'utente con gli importanti filtri di accesso realizzati in funzione del target di utenti minorenni. L'accesso alla rete da parte dell'utente avverra' attraverso l'utilizzo della Carta Regionale dei Servizi, per la quale la Regione fornira' i lettori di smart card.
'Il fatto che ogni alunno delle 15 classi prime del 'Pacioli' sia in grado di accedere dal proprio banco a Internet - commenta il dirigente scolastico Giuseppe Strada - consente di evitare spostamenti in laboratorio e rende meno necessarie le aule speciali, destinate nel tempo a non essere piu' utilizzate, liberando quindi spazi importanti'.
I primi esempi di lezione attraverso l'uso del netbook sono presenti sul sito dell'Istituto Pacioli. E' un'iniziativa tra le prime nelle scuole medie, ma che all'estero, soprattutto negli Stati Uniti, e' largamente diffusa. Adottano il pc in classe al posto dei libri il Mit di Boston, la Stanford University di Palo Alto in California, la Northern California and Nevada American Association of Phisics Teachers. (ANSA).

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mercoledì 20 ottobre 2010

L'OPERAIO "Squillo" (PIERO MACALUSO, “Il mio nome è Carducci e lavoravo in Fiat”, Edizioni La Zisa)



di GIULIO GIALLOMBARDO (la Repubblica, 17 ottobre 2010)

Sono tempi duri per chi lavora in fabbrica. Chi vi trascorre gran parte della propria vita, sa bene chi cosa parliamo. Sono proprio alcuni operai ad aver fornito la viva testimonianza della loro esperienza a Piero Macaluso, autore del monologo teatrale Il mio nome è Carducci e lavoravo in Fiat, edito da La Zisa. Il regista- attore di Termini Imerese descrive con taglio quasi cinematografico la parabola proletaria di Giosuè Carducci, operaio segnato dalla
beffarda omonimia con l'illustre poeta. Nel protagonista dell'opera, vive, in effetti, un'anima lirica. Viene fuori nell'ingenuo candore con cui osserva il mondo: gli eventi scorrono passandogli accanto e lui ci si ritrova in mezzo quasi per caso, da spettatore inconsapevole.
La sua vicenda si svolge in quattro fasi che seguono un ideale e paradigmatico ordine cronologico. L'assunzione in Fiat è vissuta con l'entusiasmo di chi crede di entrare in una «fabbrica che non chiuderà mai». Poi arriva il lavoro vero, che si rivela duro, rischioso e sempre più opprimente. Segue, quindi, la lotta operaia, che giunge improvvisa e quasi per caso: «A Roma - dice Giosuè – era come stare dentro un lago blu». La storia del poeta-operaio, non può che concludersi col licenziamento, quarto ed ultimo inevitabile capitolo: ormai è il tempo dell’ "operaio squillo", ovvero «lavori quando ti pare, quando ti chiamano». Il monologo, che alterna siciliano ed italiano, è breve e forse un po' didascalico, ma, si sa, i testi teatrali si completano solo in scena.

PIERO MACALUSO, “Il mio nome è Carducci e lavoravo in Fiat”, Edizioni La Zisa, Pagine 48, Euro 4,90

martedì 19 ottobre 2010

Invito - Palermo 22 ottobre, Presentazione romanzo di Alessandro Citarrella Fiore, "I ribelli della luna", La Zisa



La Casa Editrice "La Zisa" ha il piacere di invitare la S.V. alla presentazione del romanzo "I ribelli della luna" di Alessandro Citarrella Fiore che avrà luogo venerdì 22 ottobre 2010 ore 18.00 presso la libreria Broadway di via Rosolino Pilo, 18 a Palermo. Interverranno: Angelo Pattavina; Giovanni Villino. Modererà: Davide Romano. Sarà presente l'autore.

Alessandro Citarrella Fiore, I ribelli della luna (romanzo), Edizioni La Zisa, pp. 96, euro 8

Il libro: Vita in una Palermo notturna autentica e sognante, crudele e thrash, contraddittoria e speciale come solo questa città sa essere. I ribelli della luna è questo e molto di più, con le sue vie e le vite di personaggi che sembrano usciti da un film di Tarantino eppure sono straordinariamente siciliani: il Grande Capo, 'u Panzuni, Ax e Tigrero, le guardie del corpo Emanuelle e Selen, la splendida Marlene. Un sottobosco di prostitute, spacciatori, killer professionisti che è insieme un ironico dramma e una favola di oggi.

L’autore: Alessandro Citarrella Fiore è nato a Palermo il 5 giugno 1976. I ribelli della luna è il suo primo romanzo. Ha pubblicato alcuni racconti e poesie su una fanzine di Roma. Attualmente affianca il lavoro in una pizzeria alla passione per la scrittura.

Le Edizioni La Zisa aderiscono ad "Addiopizzo" e a "Libera" di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati "pizzo free".

venerdì 15 ottobre 2010

In Libreria: Liliana Galatioto, IL SEGRETO DELLA CITTA' NASCOSTA, Edizioni La Zisa, pp. 192, euro 14,90


Semiramide e Agesilaos: una principessa orientale di rara bellezza e un eroico spartiate, incaricato – più dal Fato, sembra, che da una precisa volontà degli uomini – di difenderne l'incolumità a dispetto dell'esiguità numerica del gruppo che comanda. Sulle tracce del misterioso richiamo della principessa, che valica i limiti del tempo e dello spazio, si trovano quasi involontariamente Daniel e Jessica, lui archeologo dilettante, lei donna da un passato difficile da vivere e da spiegare. Tra colpi di scena e dialoghi serrati, tra affascinanti balzi nel tempo e nello spazio, Il segreto della città nascosta è insieme un avvincente romanzo storico e un appassionante fantasy, in cui si intrecciano vite e percorsi opposti solo a un occhio superficiale.

Liliana Galatioto (Palermo, 1986). Diplomata al Liceo Artistico Statale “E. Catalano” di Palermo, nel 2009 si è laureata in Decorazione all’Accademia di Belle Arti della stessa città. Attualmente è iscritta al secondo anno del corso di laurea in Restauro Pittorico, sempre presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Appassionata di archeologia e di viaggi, nel tempo libero coltiva il suo hobby preferito: scrivere. Questo è il suo primo romanzo.

mercoledì 13 ottobre 2010

Chiamarsi Giosue Carducci e lavorare in Fiat: l’imprevedibile monologo di Piero Macaluso


Da Panorama.it/libri

Come dice il protagonista all’inizio del suo monologo, “chiamarsi Carducci, Giosue Carducci, come il poeta, è una bella responsabilità”. Se poi, con quel nome, lavori in Fiat, è chiaro che diventi il bersaglio per un facile sberleffo. Ed infatti, già al primo giorno di lavoro, un collega, sentendolo presentarsi, dice: “Compagni, ma in che cazzo di tempi viviamo se pure i poeti vanno a lavorare in fabbrica”.
Allora, forse, vale la pena di chiarire subito che questo Giosue Carducci non esiste. O meglio, esiste, ma solo nelle sguscianti pagine di un imprevedibile monologo teatrale da poco pubblicato per i tipi di una piccola casa editrice siciliana, La Zisa.
Si intitola Il mio nome è Carducci e lavoravo in Fiat e lo firma Piero Macaluso, attore, regista e autore teatrale che per anni ha lavorato con Silvio Benedetto nel Teatro degli Appartamenti a Roma.
Questo Carducci, dunque, non esiste. Però esiste la sua storia, iniziata con le premure di “uno che conosceva un altro, che era parente di un tizio che andava a pescare con uno che ci aveva la parola”, passata per una tuta blu e per una serie interminabile di spostamenti, e finita con una cortese lettera di licenziamento (che alla fine, tanto cortese, a dire il vero non era).
Una storia rapida, scandita in quattro fasi, che non ha nessuna intenzione di imporre messaggi ma che, proprio grazie a questo, di spunti ne offre a bizzeffe.
Innanzitutto per il tema, quello del lavoro, e in particolare del lavoro in Fiat. E poi per il metodo. Scrive Valentina Sauro, nella prefazione, che nel monologo di Giosue le sue parole non si rivolgono a nessuno in particolare, ma sono “per lui lo strumento necessario per prendere coscienza della realtà, per esternare il suo dolore e il suo universo interiore”.
È vero, ma bisogna pure precisare che il pregio di Macaluso risiede in gran parte nel tratto, tanto denso nei contenuti quanto delicato nella scrittura.
Ad esergo del monologo, il suo autore cita Gaber, ricordando – come faceva una sua celebre canzone - che “qualcuno era comunista perché era convinto di avere dietro di sé la classe operaia”. A noi, il suo libretto, ne ricorda invece un’altra: “Tic”.
Anche quella si può ascoltare così, con divertimento, ma la si apprezza davvero solo con un pizzico di riflessione e di immaginazione. Sempre che se ne senta il bisogno, perché, come dice l’operaio Carducci, “per immaginare ci vuole la voglia e anche per quella ci vuole il tempo”.

(Filippo Maria Battaglia - Mercoledì 13 Ottobre 2010)
http://blog.panorama.it/libri/2010/10/13/chiamarsi-giosue-carducci-e-lavorare-in-fiat-l%E2%80%99imprevedibile-monologo-di-piero-macaluso/

lunedì 11 ottobre 2010

A novembre in libreria: Rosaria Brancato, "Con i tuoi occhi. Storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia", Edizioni La Zisa


Rosaria Brancato, "Con i tuoi occhi. Storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia", Presentazione di Rita Borsellino, Prefazione di Piero Campagna, Edizioni La Zisa, pp. 126, euro 12,90

La straordinaria vicenda di Graziella campagna raccontata anche dallo sceneggiato della Rai "La vita rubata" con Beppe Fiorello


Non succede mai nulla di terribile a Saponara. Cosa può accadere in un paesino arroccato sulle montagne, in provincia di Messina, la provincia babba? Qui non esiste la Mafia e nessuno può fare del male a una ragazzina. Ma il 14 dicembre 1985, due giorni dopo la scomparsa, il corpo della 17enne Graziella Campagna è ritrovato nello spiazzale di uno fortini che sovrastano la città. Su quel cadavere straziato, i chiari segni di un’esecuzione mafiosa. In questo libro, la giornalista Rosaria Brancato ricostruisce, con il piglio della cronista, i 24 interminabili anni di ricerca della verità giudiziaria, svelando insabbiamenti e – con essi – le collusioni, di un mondo parallelo a quello ufficiale, in cui criminali si mescolano alla gente per bene e alle istituzioni. Ma soprattutto, con la sensibilità della scrittrice, Brancato restituisce voce alle vittime di questa vicenda: a Graziella, al fratello Pietro – l’instancabile carabiniere che non ha mai smesso di cercare la verità -, agli altri membri di una famiglia “normale” travolta dal dolore, schiacciata da un meccanismo più grande delle loro vite di cui non avrebbero mai sospettato neppure l’esistenza.

Rosaria Brancato laureata in Scienze Politiche, giornalista professionista, ha lavorato presso La Repubblica, Il Giornale di Sicilia, L’Ora di Palermo, La Sicilia e presso le emittenti televisive Telecolor, Antenna Sicilia, Tgs, Televip. È stata portavoce del sindaco di Messina nel 2006 ed ha curato uffici stampa in occasione delle campagne elettorali per diverse formazioni politiche. È responsabile provinciale della commissione Pari opportunità della Fnsi e vice delegata nazionale.

Le Edizioni La Zisa aderiscono ad "Addiopizzo" e a "Libera" di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati "pizzo free".

venerdì 8 ottobre 2010

Politici a luci rosse “L’onorevole sadomaso”




Politici a luci rosse
L’onorevole sadomaso

di Paolo Fantauzzi (L’Espresso, 14 ottobre 2010)

Pratiche sadomaso spiattellate in un libro assai indiscreto. Intitolato “Buttana di lusso. Confessioni di una escort”, edizioni La Zisa. Al politico siciliano ivi descritto (ma non nominato) non è proprio andata giù. Davvero troppo, leggere del tanga in lattice e della maschera di pelle «simile a quella di Hannibal the Cannibal», del frustino, delle sculacciate («Picchiami, sono un bambino cattivo!») e delle pratiche di calpestamento subite da «stivaloni con tacco 14».
Pettegolezzi così piccanti da scatenare i palazzi del potere palermitano. Così, nei giorni scorsi, il politico, strenuo difensore della morale cattolica, ha fatto arrivare un avvertimento alla casa editrice. «Ci ha fatto sapere che abbiamo perso un amico e che d’ora in poi ci avrebbe ostacolato in ogni modo», racconta il direttore editoriale Davide Romano. «Ma noi non abbiamo amici. Se si ritiene danneggiato, ci porti in tribunale. Ma dovrà dimostrare che abbiamo mentito». Naturalmente, alla presenza della escort.

martedì 5 ottobre 2010

Apc-Cultura/ Libri: in un libro il "lato oscuro" della Lega "Inganno Padano", la ricostruzione di due giornalisti


Milano, 1 ott. (Apcom) - Da oltre vent'anni la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d'ordine, la simbologia. Secondo quanto raccontato nel libro "Inganno Padano.
La vera storia della Lega Nord" di Fabio Bonasera e Davide Romano (Edizioni La Zisa) sono ignoti, invece, aspetti meno virtuosi che secondo gli autori porrebbero la Lega sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della Prima Repubblica.

Il libro, che si avvale di una prefazione di Furio Colombo, racconta alcuni retroscena ignorati attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all'inizio, alle idee di Umberto Bossi per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si è passati alla gestione del potere e al patto d'acciaio che unisce la Lega al partito-azienda di Silvio Berlusconi.

Red/Gfp

venerdì 1 ottobre 2010

"Inganno Padano. La vera storia della Lega Nord" di Fabio Bonasera e Davide Romano, Edizioni La Zisa



Arriva in libreria: "Inganno Padano. La vera storia della Lega Nord" di Fabio Bonasera e Davide Romano, Prefazione di Furio Colombo, Edizioni La Zisa, pagg. 176, euro 14,90

Da oltre vent’anni la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d’ordine, la balzana simbologia. Sono pressoché ignoti, invece, taluni aspetti poco virtuosi che la pongono sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all’inizio, alle idee moralizzatrici di Umberto Bossi, per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si è passati alla gestione del potere. Diventano altresì chiare le ragioni di fondo che stanno alla base del patto d’acciaio che unisce la Lega al partito-azienda di Silvio Berlusconi.

Fabio Bonasera (Messina, 1971), giornalista professionista. Gli esordi professionali nella sua città natale, al Corriere del Mezzogiorno, dopo qualche breve esperienza in alcuni periodici locali. Successivamente, il trasferimento in Veneto, al Corriere di Rovigo, prima di approdare alla corte de Il Gazzettino, dove rimane per diverso tempo, occupandosi prevalentemente di cronaca bianca e politica. Attualmente, è direttore responsabile del mensile di Patti (Me) In Cammino.

Davide Romano (Palermo, 1971), giornalista pubblicista. Ha lavorato per molti anni nell’ambito della comunicazione politica. Ha scritto e scrive per numerose testate ed è stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha pubblicato, tra l’altro: Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia (2005), Il santo mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre (2005), Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005); La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007). Ha curato il saggio inedito del dirigente comunista Girolamo Li Causi, Terra di frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-60 (2009).