Storia di un amore tormento tra una donna, Liliana, alla ricerca di un sentimento puro e capace di guarire le ferite del passato, e Maurizio, un uomo ambiguo, irrisolto, che ha fatto del cinismo la sua arma di salvezza. Anna Maria Taranto è nata a Palermo dove tuttora vive. Conseguito il diploma in ragioneria, si è dedicata agli studi umanistici, senza rinunciare a nutrire le sue passioni. Aspirante scrittrice, regala al pubblico il romanzo inedito, Il vero volto della tua anima.
lunedì 20 dicembre 2010
In libreria: Anna maria Taranto, Il vero volto della tua anima (romanzo), Edizioni La Zisa, pp. 64, euro 6,90
Storia di un amore tormento tra una donna, Liliana, alla ricerca di un sentimento puro e capace di guarire le ferite del passato, e Maurizio, un uomo ambiguo, irrisolto, che ha fatto del cinismo la sua arma di salvezza. Anna Maria Taranto è nata a Palermo dove tuttora vive. Conseguito il diploma in ragioneria, si è dedicata agli studi umanistici, senza rinunciare a nutrire le sue passioni. Aspirante scrittrice, regala al pubblico il romanzo inedito, Il vero volto della tua anima.
mercoledì 15 dicembre 2010
"Con i tuoi occhi. Storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia”, Yorick/La Zisa editore
"Con i tuoi occhi" (“Storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia”, Yorick/La Zisa editore, pagg. 124, euro 12,90) è il libro scritto dalla giornalista Rosaria Brancato.
Antonio Siracusano (Gazzetta del Sud, 14 dicembre 2010)
Il 12 dicembre del 1985, poco dopo le 19.30, a Villafranca Tirrena, una ragazza di 17 anni spariva dalla sua vita appena abbozzata. Nessuno poteva elucubrare che un'apparente "fuitina", in principio spacciata per liquidare la scomparsa, fosse in realtà il primo tentativo di distanziare una verità che avrebbe rivelato quel sicilianissimo "contesto" di memoria storica. E che in un quarto di secolo si sarebbe incaricata di rispondere "presente" al rovello interrogante di Leonardo Sciascia. Graziella Campagna c'è. La sua memoria ha un futuro. Il suo corpo martoriato, scoperto il 14 dicembre nell'area di un forte messinese abbandonato, è riuscito a farsi largo nel buio della giustizia, nella ragnatela delle complicità, nella palude dei silenzi.
"Con i tuoi occhi" (Storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia - Yorick- La Zisa editore, pagg. 124, euro 12,90) è il libro scritto dalla giornalista Rosaria Brancato che dà corpo e anima a quello sguardo narrante. Ne viene fuori una voce che nel transito della rievocazione, interpretata da Beppe Fiorello nella fiction "La vita rubata", racconta i sentimenti che in 25 anni hanno scardinato protezioni invalicabili, senza mai cedere alla rassegnazione.
«Noi abbiamo camminato per un quarto di secolo in mezzo ad ogni tipo di violenza e ostacolo – scrive nella prefazione Piero Campagna, il fratello di Graziella – ma ce l'abbiamo fatta e ce l'avremmo fatta anche se il percorso verso la giustizia e la verità fosse stato ancora più lungo, perché la nostra forza, oggi come ieri, è l'amore». È la strada maestra che percorre l'autrice del libro. Lo sguardo di Graziella vede il fratello chinarsi sul suo cadavere sfregiato dai colpi di fucile. Lo incoraggia nella ricerca degli assassini, delle ragioni che hanno armato le mani di due mafiosi.
Una forza inesauribile che respira angoscia, rabbia, soprusi, umiliazioni, oblio: «Lo sai, te ne accorgi che mi stanno uccidendo di nuovo, senti l'impercettibile rumore del grilletto, avverti l'occhio che prende la mira e sai che anche questa volta non potrai far nulla per evitarlo. Esci dall'aula, a poche decine di metri dai miei assassini, vorresti usare la logica della tua rabbia impotente e sparare anche tu. Ma aspetti, perché non hai altra scelta. Aspetti la sentenza, quella che mi ucciderà davvero la seconda volta». È il 28 marzo del 1990. L'assoluzione dei due carnefici (Gerlando Alberti junior e Giovanni Sutera) si rovescia come una pietra tombale sull'ansia di giustizia della famiglia. Graziella, però, non abbassa gli occhi e continua a vivere nei pensieri di Piero.
Fratello e sorella si parlano, crescono insieme, arriva la nipotina. L'autrice muove un dialogo intimo che sprigiona un indomabile rapporto familiare. I retroscena seppelliti da una sentenza bugiarda riaffiorano attraverso le testimonianze dei pentiti. La ragazza fu uccisa perché aveva visto un'agendina scottante che svelava la vera identità di Gerlando Alberti junior, latitante omaggiato e riverito a Villafranca. Il secondo processo straccia le assoluzioni e scrive quella verità negata per 19 anni.
È l'11 dicembre del 2004: "Ergastolo per entrambi gli imputati". Sentenza confermata in appello e in cassazione. La giustizia, disseminata di meschinità e depistaggi, recupera tardivamente la sua dignità. La memoria di Graziella rivive tra libri, strade e impianti sportivi che ci consegnano la sua storia. Ma c'è un'altra vita che non si è mai smarrita, raccontata dall'autrice attraverso un'incisiva capacità narrativa che lascia traspirare sensibilità introspettiva. «Sono convinto – scrive Piero Campagna – che solo grazie al fatto che siamo stati uniti oltre la morte abbiamo superato 25 anni d'ingiustizie».
Storia di Graziella Campagna, un libro della casa editrice La Zisa per ricordare e riflettere
Storia di Graziella Campagna, un libro della casa editrice La Zisa per ricordare e riflettere
(Corriere della Sera, 13 dicembre 2010)
«Con i tuoi occhi» della giornalista Rosaria Brancato, sarà presentato a Palermo il 17 dicembre.
PALERMO - Le vittime di mafia non sono tutte uguali. In alcune storie, più che in altre, la verità fatica a venire a galla, situazioni e particolari sono più difficili da decifrare. Tra queste c'è quella di Graziella Campagna, la ragazza di 17 anni, dipendente di una lavanderia, che la sera del 12 dicembre 1985 fu uccisa dalla mafia a Saponara, piccolo centro in provincia di Messina. La sua vicenda è l’emblema di come la menzogna possa trionfare fino a quando gli uomini onesti non trovano la forza di dire basta. In questo caso, gli uomini onesti assumono le fattezze dei familiari della ragazza. Su tutti, il fratello Piero, carabiniere di professione, eroe irriducibile per necessità. È grazie alla sua tenacia e alla solidarietà di chi gli si stringe attorno, è grazie al lavoro di giudici, avvocati ed esponenti delle forze dell’ordine che non si sottraggono al proprio dovere che, dopo 25 anni, la verità s'è imposta.
LA PUBBLICAZIONE - «Con i tuoi occhi», pubblicato dalla casa editrice palermitana «La Zisa», fa luce sulle passioni che hanno accompagnato coloro che hanno amato Graziella Campagna. E lo fa grazie alla penna ispirata della sua autrice, Rosaria Brancato, giornalista messinese che ha lavorato per quotidiani come Repubblica, Il Giornale di Sicilia, La Sicilia, e L’Ora di Palermo. Brancato riesce a essere cronista fedele e narratrice fantasiosa allo stesso tempo. Lo fa tramite un artificio letterario messo a punto con sensibilità, portando alla luce i pensieri probabili che Graziella Campagna avrebbe elaborato in questi ultimi 25 anni se, il 12 dicembre 1985, una lupara armata da Gerlando Alberti junior e Gianni Sutera - condannati all’ergastolo, in Cassazione, il 18 marzo 2009 - non l’avesse massacrata con cinque colpi. Il libro sarà presentato a Palermo il 17 dicembre, alle 18, presso il salone della Chiesa valdese di via dello Spezio 43 (dietro il teatro Politeama), a Palermo. Sarà presente l’autrice. Intervengono: Daniele Billitteri, presidente Assostampa Sicilia; Rita Borsellino, eurodeputato; Piero Campagna, fratello di Graziella; Vittorio Corradino, presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia. Modera: Roberto Puglisi, giornalista.
martedì 14 dicembre 2010
martedì 7 dicembre 2010
lunedì 6 dicembre 2010
Palermo 10 dicembre, Presentazione del romanzo di Dora Angela Ruvolo, "Corradino", Edizioni La Zisa
Verrà presentato venerdì 10 dicembre, alle ore 18, presso il salone della Chiesa valdese di via dello Spezio 43 (dietro il teatro Politeama), a Palermo, il romanzo storico di Dora Angela Ruvolo "Corradino", Edizioni La Zisa. Interverranno: Camillo Palmeri, saggista; Domenico Quaranta, saggista; Angela Maria Ruvolo, psicologa. Modererà: Alessia Franco. Sarà presente l’autrice
IL LIBRO: La vita scorre sempre uguale fra i campi. Ma in una giornata come tante altre Corradino di Svevia – grondante di sangue e in pericolo di vita – fa irruzione in casa di una famiglia di contadini ignari, fino a quel momento, delle vicende politiche che si stanno consumando in Sicilia. Un romanzo avvincente, raccontato dalla voce di una giovane che, dopo la morte di Corradino, è portata – da se stessa e dagli eventi – a nascere e morire tante volte, a spendersi, pur non essendo Siciliana, nella lotta contro gli Angioini insieme alle fiere donne di Messina. Per ogni battaglia vinta, Costanza indossa il guanto che Corradino le ha lanciato prima di morire, e con questo fa suonare a festa le campane. Un punto di vista originale, in cui si intrecciano sentimenti corali e inconfessabili introspezioni, fa di questa vicenda un romanzo storico e, insieme, un intenso percorso di formazione.
L’AUTRICE: Dora Angela Ruvolo è nata e vive a Palermo. “Sono nata il 29 febbraio di un anno bisestile, motivo per cui pur essendo nonna di quattro nipoti non ho ancora raggiunto la maggiore età – scrive di se stessa –. So comunque di essere nata nell’anno del Drago di ferro e sotto il segno dei Pesci e nell’ora della Pecora. Ancora non mi capacito d’essere mortale: è l’unico vero problema che non saprò mai risolvere. Se avessi potuto scegliere, credo che avrei evitato di nascere donna e qui: non che mi sia andata proprio male, ma troppe cose della mia reale condizione non mi appartengono.”
Le Edizioni La Zisa aderiscono ad "Addiopizzo" e a "Libera" di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati "pizzo free".
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giovedì 2 dicembre 2010
mercoledì 1 dicembre 2010
Palermo 3 dicembre, Presentazione del fantasy di Liliana Galatioto "IL SEGRETO DELLA CITTA' NASCOSTA", Edizioni La Zisa
LA FORZA DELL'AMORE di ALBERTO MIRONE (“La Repubblica”, 28 novembre 2010)
LA CRONACA di un amore doloroso e perfetto che elude i labili confini del tempo, per legare il filo che intreccia tutte le storie mai narrate a un presente fatto di mistero. È la suggestione narrativa a cui ci invita Liliana Galatioto, giovane autrice al suo primo romanzo, Il segreto della città nascosta, che ci trasporta in un viaggio alla riscoperta della storia greca, una storia perduta, racchiusa in un episodio senza nome, capace però di dare i natali alla leggenda di una mitica città nascosta; alla sua ricerca partiranno inconsapevolmente Daniele Jessica, due persone il cui incontro sembra ordito da quello che gli antichi chiamavano Fato, due vite che stringono un legame basato inizialmente su una reticenza riguardo il loro passato prossima al segreto. Daniel viene da un amore naufragato e ha un buco nel cuore da rammendare, mentre lei non si rivela quella che sembrava essere, un incontro che diviene amore e che procede parallelamente allo sviluppo della storia nella storia, un tuffo nel passato mitico in cui oriente e occidente tentano di unirsi celebrando un amore clandestino: quello di Semiramide, promessa sposa di un uomo che non è nel suo destino, rapita invece dal fuoco che brucia nel petto di uno spartiate incaricato di scortarla. Il loro è un sogno destinato ad infrangersi, ma il sentimento è così forte da precipitare nel sonno di Danel, all'ascolto di una voce onirica che lo chiama a sé: è l'occasione per imbarcarsi in un viaggio che scoprirà ai loro occhi le meraviglie di un passato sepolto sotto la sabbia, e lascerà loro in eredità una nuova consapevolezza di se stessi e del legame che unisce gli amori di ogni tempo.
Liliana GALATIOTO
Il segreto della città nascosta
Edizioni La Zisa
Pagine 184
Euro 14,90
martedì 30 novembre 2010
Narrativa: “ALIENI METROPOLITANI” di AMELIA CRISANTINO
GIUSEPPE MAZZONE
“L'ultima notte prima della fine del mondo”
Edizioni La Zisa
Pagine 122
Euro 9,90
lunedì 29 novembre 2010
LA FORZA DELL'AMORE di ALBERTO MIRONE (“La Repubblica”, 28 novembre 2010)
LA CRONACA di un amore doloroso e perfetto che elude i labili confini del tempo, per legare il filo che intreccia tutte le storie mai narrate a un presente fatto di mistero. È la suggestione narrativa a cui ci invita Liliana Galatioto, giovane autrice al suo primo romanzo, Il segreto della città nascosta, che ci trasporta in un viaggio alla riscoperta della storia greca, una storia perduta, racchiusa in un episodio senza nome, capace però di dare i natali alla leggenda di una mitica città nascosta; alla sua ricerca partiranno inconsapevolmente Daniele Jessica, due persone il cui incontro sembra ordito da quello che gli antichi chiamavano Fato, due vite che stringono un legame basato inizialmente su una reticenza riguardo il loro passato prossima al segreto. Daniel viene da un amore naufragato e ha un buco nel cuore da rammendare, mentre lei non si rivela quella che sembrava essere, un incontro che diviene amore e che procede parallelamente allo sviluppo della storia nella storia, un tuffo nel passato mitico in cui oriente e occidente tentano di unirsi celebrando un amore clandestino: quello di Semiramide, promessa sposa di un uomo che non è nel suo destino, rapita invece dal fuoco che brucia nel petto di uno spartiate incaricato di scortarla. Il loro è un sogno destinato ad infrangersi, ma il sentimento è così forte da precipitare nel sonno di Danel, all'ascolto di una voce onirica che lo chiama a sé: è l'occasione per imbarcarsi in un viaggio che scoprirà ai loro occhi le meraviglie di un passato sepolto sotto la sabbia, e lascerà loro in eredità una nuova con¬sapevolezza di se stessi e del legame che unisce gli amori di ogni tempo.
Liliana GALATIOTO
Il segreto della città nascosta
Edizioni La Zisa
Pagine 184
Euro 14,90
Palermo 30 novembre, Presentazione volume “Profumo di casa” (Ed. La Zisa) di Alba Coglitore
IL LIBRO: Alba Coglitore, Profumo di casa. Storia d’amore e di ricette (siciliane), Edizioni la Zisa, pp. 112, euro 8
Stanca di stare in attesa di un uomo che non le da che briciole, dopo tanto tempo Laura decide di tornare a casa per le feste di Natale. Un viaggio emozionante, alla ricerca delle radici più profonde, di quegli indissolubili legami familiari che, in Sicilia più che altrove, sono inequivocabilmente legati alla condivisione del cibo. Un percorso attraverso luoghi e fogli di ricette che, come una storia ininterrotta, si tramandano di madre in figlia. Profumo di casa è un romanzo e insieme un libro di ricette, attraverso il quale Alba Coglitore ripercorre le tappe di un rapporto unico, quello che lega il cibo e i rapporti autentici.
Nata a Palermo, Alba Coglitore è un’insegnante in pensione. Di se stessa dice: «Mi sembra d’essere nata e cresciuta a scuola. Prima tra i banchi. Poi di fronte. Dovrei odiare i libri, invece il loro profumo m’inebria». Oggi si dedica alle sue passioni: fare la turista nella propria città, leggere e scrivere racconti. Senza dimenticare, naturalmente, quella di sfogliare un libro di ricette e di prepararne qualcuna.
Le Edizioni La Zisa aderiscono ad "Addiopizzo" e a "Libera" di don Ciotti e tutti i volumi pubblicati sono certificati "pizzo free".
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LIBRI: Storia di due fratelli in «Terzapersona» (Ed. La Zisa) scritto da Ennio Tanaglia
di Antonella Filippi (“Giornale di Sicilia”, 26 novembre 2010)
Viene in mente una scena del film “Il pianista” di Roman Polanski: durante un'irruzione in una casa di ebrei, la prima azione che le SS compiono è quella di sollevare un invalido, con annessa sua sedia a rotelle, e gettarlo velocemente dalla finestra. Molto velocemente. Senza perdere inutile tempo. Per carità, il riferimento è a un caso limite ma i rapporti tra chi è portatore di un handicap mentale o fisico e il mondo attorno è complesso. Ruota attorno a due fratelli, uno sano e l'altro con problemi psichici, il libro dell'avvo¬cato penalista Ennio Tinaglia, “Terzapersona” (Edizioni La Zisa), presentato ieri a Palermo con gli interventi del magistrato Lorenzo Matassa, che ha curato la prefazione, e della psicologa Virginia Salemi. E’ dura la quotidianità dei malati, come è tanta la fatica di chi, in famiglia, deve assisterli, ancor di più quando è la mente a smarrirsi. Un esercito di genitori, mariti, mogli, fratelli e figli che, giorno dopo giorno, deve confrontarsi con una realtà carica di disperazione. Tanto che spesso chi sta accanto a questi pazienti non si accorge più dei propri bisogni. Ecco allora Giorgio che, nel prendersi cura di Saverio, lotta per conservare degli spazi per sé e si muove tra rabbia, rassegnazione, speranza, rimorsi. Tra i tentacoli dei sensi di colpa che seguono a momenti in cui l'odio sembra prendere il sopravvento, in cui pensieri inconfessabili si fanno strada. Una sorta di battaglia di amore/odio di Giorgio contro Saverio ma, soprattutto, per Saverio, in un intrigante gioco di riflessioni: «Ripercorro - commenta Tinaglia - un bel tratto di vita dei due fratelli, Giorgio e Saverio. Dall'infanzia all'adolescenza, dalla presa di coscienza di Giorgio che dovrà farsi carico del fratello più grande, soprattutto dopo la morte del padre, senza però lasciarsi travolgere, mantenendo spazi vitali, a costo di sentirsi un po' mostro. Sono si¬tuazioni comuni più di quanto si pensi: comprendere che si tratta di sentimenti diffusi può fare sentire meno soli e aiuta a lasciare da parte la vergogna che può assalirti. Si tratta di dinamiche complesse che ricadono quasi esclusivamente sulla sfera familiare, poiché l'aiuto esterno è davvero limitato». A trent'anni dalla legge Basaglia.('ANFI')
venerdì 26 novembre 2010
Politica, Lega Nord, "Inganno padano" recapitato a casa di Umberto Bossi
Si tratta di un’inchiesta che costituisce un unicum nel panorama editoriale italiano, tracciando una sorta di cronologia dell’evoluzione della Lega, dagli albori ai nostri giorni, evidenziandone l’ambiguità dovuta alla sua perdurante veste di partito di lotta e di governo al contempo.
Palermo 17 dicembre, Presentazione di “Con i tuoi occhi. Storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia” di Rosaria Brancato, La Zisa
In occasione del 25° anniversario della morte, avvenuta il 12 dicembre 1985, Le Edizioni La Zisa e il movimento Un’altra Storia il 17 dicembre, alle ore 18, presso il salone della Chiesa valdese di via dello Spezio 43 (dietro il teatro Politeama), a Palermo, presentano il volume della giornalista Rosaria Brancato “Con i tuoi occhi. Storia di Graziella Campagna uccisa dalla mafia” (La Zisa), già alla seconda ristampa in un mese. Intervengono: Daniele Billitteri, presidente Assostampa Sicilia; Rita Borsellino, eurodeputato; Piero Campagna, fratello di Graziella; Vittorio Corradino, presidente Ordine dei giornalisti di Sicilia. Modera: Roberto Puglisi, giornalista.
La straordinaria vicenda di Graziella Campagna raccontata anche dallo sceneggiato della Rai "La vita rubata" con Beppe Fiorello
Non succede mai nulla di terribile a Saponara. Cosa può accadere in un paesino arroccato sulle montagne, in provincia di Messina, la provincia babba? Qui non esiste la Mafia e nessuno può fare del male a una ragazzina. Ma il 14 dicembre 1985, due giorni dopo la scomparsa, il corpo della 17enne Graziella Campagna è ritrovato nello spiazzale di uno dei fortini che sovrastano la città. Su quel cadavere straziato, i chiari segni di un’esecuzione mafiosa. In questo libro, la giornalista Rosaria Brancato ricostruisce, con il piglio della cronista, i 24 interminabili anni di ricerca della verità giudiziaria, svelando insabbiamenti e – con essi – le collusioni di un mondo parallelo a quello ufficiale, in cui criminali si mescolano alla gente perbene e alle istituzioni. Ma soprattutto, con la sensibilità della scrittrice, Brancato restituisce voce alle vittime di questa vicenda: a Graziella, al fratello Piero – l’instancabile carabiniere che non ha mai smesso di cercare la verità, agli altri membri di una famiglia “normale” travolta dal dolore, schiacciata da un meccanismo più grande delle loro vite di cui non avrebbero mai sospettato neppure l’esistenza.
Rosaria Brancato laureata in Scienze Politiche, giornalista professionista, ha lavorato presso La Repubblica, Il Giornale di Sicilia, L’Ora di Palermo, La Sicilia e presso le emittenti televisive Telecolor, Antenna Sicilia, Tgs, Televip. È stata portavoce del sindaco di Messina nel 2006 ed ha curato uffici stampa in occasione delle campagne elettorali per diverse formazioni politiche. È responsabile provinciale della commissione Pari opportunità della Fnsi e vice delegata nazionale.
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mercoledì 24 novembre 2010
Palermo 25 novembre, Presentazione del romanzo di Ennio Tinaglia, "Terzapersona", Edizioni La Zisa
Palermo, 24 novembre 2010 - "Terzapersona" è il titolo del romanzo, scritto dal noto penalista palermitano Ennio Tinaglia e pubblicato dalle Edizioni La Zisa, che verrà presentato domani giovedì 25 novembre, alle ore 17,30, presso il salone della Chiesa valdese di via dello Spezio 43 (dietro teatro Politeama), a Palermo. Interverranno: Lorenzo Matassa, magistrato; e Virginia Salemi, psicologa. Modererà: Alessia Franco, giornalista. Accompagnamento musicale del sassofonista. Franco Caliò. Sarà presente l'autore
IL LIBRO: Ennio Tinaglia, "Terzapersona", Prefazione di Lorenzo Matassa, Edizioni La Zisa, pp. 176, euro 9,90 (ISBN 978-88-95709-75-8)
È il romanzo di due fratelli, dei loro destini incrociati, spesso in un abbraccio mortale. È la storia di Giorgio e di Saverio, di quattro anni più grande di lui, affetto da una grave malattia mentale. Una vera e propria cambiale, il disagio psichico, durissima da pagare. Un percorso doloroso e spesso scomodo, quello che negli anni intraprende Giorgio, fatto di rabbia, rassegnazione, speranza, rimorsi, sensi di colpa, odio e pensieri inconfessabili. Ma anche di amore: per i suoi spazi vitali conquistati a fatica, per la sua famiglia, per la vita. E per Saverio, la sua cambiale. Accanto alla vita dei due fratelli, la tragedia sorda della malattia mentale, dei manicomi vecchi e di quelli nuovi, una piaga ancora aperta nel tessuto sociale a trent'anni dalla legge Basaglia. Un acuto romanzo di formazione, in tempi in cui tutti i dubbi sembrano destinati a soccombere.
Ennio Tinaglia (Palermo, 1955) vive e lavora nel capoluogo siciliano, dove esercita la professione di avvocato penalista. Sposato, padre di due figli, debutta nella narrativa proprio con “Terzapersona”.
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martedì 23 novembre 2010
Palermo 25 nov., Presentazione della silloge poetica di Valentina Grazia Harè, “La luna per sempre”, La Zisa
Verrà presentata il 25 novembre, alle ore 19, all’interno dello spazio libreria dell’associazione culturale Arci Barcollo di via Ammiraglio Gravina 56, a Palermo, la silloge poetica di Valentina Grazia Harè, “La luna per sempre”, Edizioni La Zisa (pp. 64, euro 6,90). A parlarne con l’autrice sarà Ivano Sapienza, che ha curato anche la prefazione del volume. A seguire aperitivo rinforzato.
«Esiste una gloria del silenzio, un clamore silenzioso che si nutre dei ricordi di amori vissuti, esistono luoghi dell'anima dove è possibile respirare l'aura meravigliosa di sogni intrisi di foga e tenerezza, sogni capaci di abbracciare e riassumere in sé l'infinito, nel breve attimo dell'ispirazione poetica. La luna per sempre, di Valentina Grazia Harè, è il memoriale poetico di questa tenera esperienza arcana». (dalla Prefazione di Ivano Sapienza)
Valentina Grazia Harè è nata a Palermo dove vive e opera. Oltre alla poesia si dedica anche alla prosa e alla scrittura di opere teatrali. Frequenta assiduamente Il Cenacolo, dove legge le sue poesie, scrive per il bimestrale Il Bandolo e sulla rivista online La Recherche. Recita poesie su Arte e Cultura, programma dell'emittente palermitana Telesud. Tra i suoi amori vi sono la musica, i libri, gli amici, la scrittura, il volontariato, la sua stanza e… girare per la città in autobus!
lunedì 22 novembre 2010
“LA CONTADINA E CORRADINO” di GIANFRANCO PERRIERA (“la Repubblica”, 21 novembre 2010)
UN VOLTO dal nobile aspetto grondante di sangue dalla fronte, è l'immagine dominante e ricorrente di “Corradino”, ultimo romanzo storico di Dora Angela Ruvolo, ambientato all'epoca dei Vespri siciliani, sul finire del 1200. Il volto è quello dell'ultimo imperatore della casa di Hohenstaufen, Corredino di Svevia, metafora di una Sicilia che potrebbe esser bella ma è sfigurata dai "felloni". Braccato dalle milizie angioine, questi troverà effimero rifugio nella casa di una giovane contadina marsicana, che, orfana di padre, con madre e fratelli «facea vita dura, grama» e incolta. Ma tale incontro opererà una profonda trasformazione del suo animo: la donna parteciperà da protagonista nel 1282 alla rivolta di Palermo e di tutta la Sicilia contro la barbara dominazione della casa d'Angiò e compirà insieme un processo di maturazione personale conoscendo i dolori più estremi e le gioie più intense.
Scritto in una lingua che vuol apparire «in parte e solo in parte» antica, come sottolinea l'autrice, il romanzo echeggia i modi delle cronache agiografiche e delle novelle popolari. «Macchina gratificante per il lettore», Umberto Eco definiva la letteratura popolare. E di tale macchina l'autrice si fa passeggera disinvolta. Se i buoni stanno solo da una parte, se i cattivi sono perfidi, se l'eroina, che prenderà nel corso della storia il nome di Costanza, vivrà per il lettore esperienze ardite e, in ultimo, consolatorie, la scrittura scorre comunque con una fluidità accattivante e l'atmosfera fiabesca richiama i colori ora smaltati ora pastello delle pale dei "cuntisti".
Dora Angela Ruvolo, “Corradino”, Edizioni La Zisa, Pagine 170, Euro 9,90
sabato 20 novembre 2010
venerdì 19 novembre 2010
Una bella recensione del volume di Anna Maria Bruno “La scuola è finita” (Ed. la Zisa)
(Giornale di Sicilia, 18 novembre 2010)
Che la scuola sia un luogo di tensioni, piccolo specchio dove si riflettono i vizi e le virtù di un Paese, microcosmo che contiene debolezze e cattiverie, slanci di generosità e cupi rancori, ciascuno di noi lo sa perché è stato studente. Ma se a dare una sbirciatina alle stanze dove il Tricolore sventola a tutela del sapere da trasmettere alle nuove generazioni è una professoressa… le cose cambiano. Spesso in peggio.
Ne esce fuori il ritratto, con tratti surreali, di una istituzione compromessa da troppe invidie, da rendite di posizione non sostenibili, da piccate reazioni e sgambetti che, alla fine, non fanno altro che danneggiare gli alunni, già disastrati di loro. Se a tutto questo aggiungete una secchiata di ironia e un ritmo serrato avrete fra le mani una bella storia come quella scritta da Anna Maria Bruno ("La scuola è finita", pp. 136, Edizioni La Zisa) che oggi pomeriggio alle 18 sarà presentata al Collegio dei Filippini di Agrigento con interventi di Massimo Muglia, Gianni Nanfa (che firma la prefazione del romanzo) ed Egidio Terrana.
La Bruno è una prof, insegna in un liceo. Il suo alter ego romanzesco è Chiara, docente che rimane avviluppata negli esami di stato da cui voleva tirarsi indietro, ma che poi accetta perché non se la sente di dire no alle sue alunne proprio nello snodo fondamentale del curriculum scolastico.
Da quel momento, tuttavia, ne accadono di tutti i colori. I membri esterni che con sadico attivismo tendono a mortificare gli sforzi degli studentelli alla prova finale, colleghi che si atteggiano a sapientoni. E la solidarietà che dalla parte opposta scatta come un meccanismo di salutare compensazione. Fra battute di spirito, situazioni paradossali, travasi di bile e qualche sorriso in soccorso dei momenti di più alta tensione quando proprio verrebbe da dire che la scuola è proprio finita. (‘GIMA’)
giovedì 18 novembre 2010
ANSA/LIBRI: ECO, MIO ROMANZO E' UNA CONDANNA DELL'ANTISEMITISMO
LO SCRITTORE STAMATTINA A ROMA HA FIRMATO COPIE A 200 LETTORI (di Francesca Pierleoni) (ANSA) - ROMA, 13 NOV - 'Il mio libro e' in se' una condanna dell'antisemitismo, c'e' una posizione morale chiara'. Cosi' lo scrittore Umberto Eco risponde alle polemiche nate sul suo ultimo bestseller, Il cimitero di Praga (Bompiani), in un'intervista a margine dell'incontro di stamattina alla Feltrinelli di Roma in Via del Babuino, dove ha firmato le copie del romanzo a circa duecento lettori in fila gia' da prima delle 10.
'Alcuni critici - aggiunge - mi accusano perche' il mio protagonista, Simone Simonini (falsario cinico e antisemita che nell'Europa dell'800 fabbrica dossier, ndr) risulta simpatico.
Ma e' l'ovvia fascinazione verso il personaggio negativo; e' sempre piu' affascinante il male del bene. Per questo hanno sempre avuto tanti ammiratori personaggi come Satanik e Diabolik o c'e' gente che scrive lettere a criminali come Vallanzasca'.
Per il filosofo, tra gli elementi sempre attuali del romanzo, che ha costruito come un feuilleton ottocentesco, 'c'e' la conferma che la realta' e' sempre piu' stupefacente della fantasia. E di come nelle tecniche di dossieraggio, ieri come oggi, si lavori inserendo fatti gia' conosciuti, senno' i servizi segreti, che comprano i documenti, non ci credono'.
Eco ha firmato copie del libro per circa un'ora e mezza a un pubblico eterogeneo, dai 20 agli 80 anni, e di varie nazionalita', dall'Olanda al Brasile.
Fra gli altri, Leonardo, 30 anni, dottore di ricerca, che ha consegnato allo scrittore il manoscritto di suo saggio sull'Italia degli anni '60 ('Per i giovani e' difficilissimo arrivare a pubblicare e avere una possibilita'', ha detto).
Invece Teo Orlando, professore di Storia e filosofia del vicino liceo classico Dante Alighieri, ha deciso, nella sua ora di lezione, di portare 22 studenti di una prima liceo a incontrare Eco. I sedicenni hanno vissuto l'esperienza, molto veloce, con allegria e curiosita': 'Per me Eco e' il piu' grande scrittore italiano che c'e' oggi e uno dei piu' grandi filosofi a livello mondiale. Volevo dare ai miei studenti la possibilita' di conoscerlo - ha spiegato il professore -. Quando ero studente, 30 anni fa, con i miei professori, per quanto severi, ho potuto leggere moltissimi grandi autori del'900, da Mann a Joyce. Oggi prevale il babbionismo. Andrebbero proposti anche scrittori attuali come Eco, McEwan, McCarthy, invece spesso ci si ferma ai I Promessi Sposi. Anche perche' per i professori non c'e' alcun riconoscimento. Non siamo pagati adeguatamente e siamo stati messi ulteriormente in difficolta' dalla riforma Gelmini'.
(ANSA).
Quelle che… il bunga bunga!!! Escort, politici e professionisti nella città ipocrita e perbenista.
Presentazione del volume “Buttana di lusso. Confessioni di una escort” di Alessia Cannizzaro, venerdì 19 novembre, alle ore 17, presso l’Aula Rostagno del Palazzo delle Aquile (piazza Pretoria 1), a Palermo. Ne discuteranno con l’autrice Stefania Blandeburgo, Elisabetta Cinà, Rosario Filoramo e Francesco Panasci.
E l'onorevole mi disse: "Picchiami, sono un bambino cattivo!"
Una città a luci rosse annidata tra le pieghe di un perbenismo di facciata. Palermo è anche questo. E a svelarne il suo lato oscuro è Chiara (o almeno così dice di farsi chiamare), una escort palermitana che da anni lavora proprio nella sua città. Sesso a pagamento, in casa o in trasferta, appartamenti di lusso come alcove, o hotel fuori porta. Tra i suoi clienti politici, avvocati, professionisti in genere, tutta gente della “Palermo bene”. Chiara ci racconta, senza falsi pudori, vizi e virtù di una città sommersa, conditi da particolari piccanti e non sempre prevedibili.
Alessia Cannizzaro è giornalista professionista, laureata in Scienze della Comunicazione e in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale. Da anni lavora per tv e testate locali e nazionali. E proprio per un quotidiano palermitano ha condotto un’inchiesta sulla Palermo a luci rosse.
Rovigo 19 novembre, Presentazione di “Inganno Padano. La vera storia della Lega Nord” (Ed. La Zisa) di Fabio Bonasera e Davide Romano
Un viaggio nel cuore della Lega Nord, guidati da chi l’esperienza del Carroccio l’ha vissuta da molto vicino, prima di voltare pagina una volta scoperto che i grandi propositi professati da quello che nacque come un movimento di lotta stavano diventando sempre più un pretesto per difendere degli interessi particolarissimi.
Parla di questo e di molto altro “Inganno padano. La vera storia della Lega Nord”, il libro scritto dai giornalisti Fabio Bonasera e Davide Romano, edito da La Zisa, con prefazione di Furio Colombo, che verrà presentato a Rovigo il prossimo venerdì 19 novembre , alle 18, nella libreria Spazio Libri, in corso del Popolo 221.
All’evento, organizzato dall’Arci Ridada di Rovigo, interverrà uno degli autori, Fabio Bonasera. A moderare il dibattito sarà il giornalista Francesco Campi.
A seguire, una breve scheda informativa del libro.
"Inganno Padano. La vera storia della Lega Nord" di Fabio Bonasera e Davide Romano, Prefazione di Furio Colombo, Edizioni La Zisa, pagg. 176, euro 14,90 (www.lazisa.it)
Da oltre vent'anni la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d'ordine, la balzana simbologia. Sono pressoché ignoti, invece, taluni aspetti poco virtuosi che la pongono sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all'inizio, alle idee moralizzatrici di Umberto Bossi, per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si è passati alla gestione del potere. Diventano altresì chiare le ragioni di fondo che stanno alla base del patto d’acciaio che unisce la Lega al partito-azienda di Silvio Berlusconi.
Note sugli autori.
FABIO BONASERA (Messina, 1971), giornalista professionista. Gli esordi professionali nella sua città natale, al Corriere del Mezzogiorno, dopo qualche breve esperienza in alcuni periodici locali. Successivamente, il trasferimento in Veneto, al Corriere di Rovigo, prima di approdare alla corte de Il Gazzettino, dove rimane per diverso tempo, occupandosi prevalentemente di cronaca bianca e politica. Attualmente, è direttore responsabile del mensile di Patti (Me) In Cammino.
DAVIDE ROMANO (Palermo, 1971), giornalista pubblicista. Ha lavorato per molti anni nell'ambito della comunicazione politica. Ha scritto e scrive per numerose testate ed è stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia, Forum 98. Ha pubblicato, tra l'altro: Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia (2005), Il santo mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre (2005), Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005); La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007). Ha curato il saggio inedito del dirigente comunista Girolamo Li Causi, Terra di frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-60 (2009).
martedì 16 novembre 2010
2012: LA FINE DEL MONDO ARRIVERA’, SE “SALTA”, E’ GIA’ PRONTO L’INCUBO APOPHIS
settimanale
Anno I n. 32 – 18 novembre 2010
Misteri. Un professore dell’Università di Santa Barbara ha spostato l’ora del giorno del giudizio e dovrebbe essere il 21 febbraio 2013. Sempre che l’antica profezia non sia stata mal interpretata.
2012: LA FINE DEL MONDO ARRIVERA’, SE “SALTA”, E’ GIA’ PRONTO L’INCUBO APOPHIS
Servizio di Naia Imparato
Quella di fare profezie catastrofiche è sicuramente una caratteristica umana, visto che l'idea che qualcosa di superiore, in coincidenza con determinate scadenze, possa distruggere il mondo, accompagna l'uomo da millenni. Questa volta il ruolo di “profeti della sventura” lo si è attribuito ai Maya. E secondo uno dei loro calendari, il Lungo Computo, che la “fine del mondo” dovrebbe avvenire tra il 21 e il 23 dicembre del 2012, giorni in cui si chiuderà il ciclo che durava da 5.125 anni circa. Un'apocalisse che però potrebbe arrivare in ritardo. II professor Gerardo Aldana dell'Università di Santa Barbara sostiene infatti che i conti Maya sono sbagliati: la fine del mondo, alla luce dei nuovi calcoli, per Aldana dovrebbe quindi arrivare il 21 febbraio 2013.
Sandra Noble, direttrice della Fondazione per il progresso degli studi mesoamericani di Crystal River (Usa), ritiene la teoria infondata: «I Maya non hanno mai parlato di fine del mondo! E’ vero, secondo il Lungo Computo, che nel dicembre 2012 finirà un ciclo, ma per loro la fine di un periodo rappresentava motivo di festa, proprio come per noi la celebrazione della fine dell'anno e dell'arrivo di quello nuovo».
Malattie, eruzioni, terremoti...
Anche su quello che succederà i catastrofisti si sono sbizzarriti: la rotazione della terra si fermerà per 72 ore; si invertiranno i poli; ci sarà un conflitto nucleare; un'epidemia; l’impatto di un asteroide, l'esplosione di una supernova; l'eruzione del vulcano di Yellowstone. «Già questa varietà estrema di scenari dovrebbe far riflettere su quanto siano precise le previsioni in questo senso. Non possono certo avere ragione tutti!», afferma Paolo Attivissimo, giornalista, esperto di bufale on line. E gli scienziati, cosa dicono? Ne parliamo con Walter Ferreri, astronomo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica che lavora all'Osservatorio di Torino e autore dei libro “La verità sul 2012” (La Zisa). «Tra i fenomeni astronomici rilevanti del 2012 ci sarà, il 6 giugno, il passaggio di Venere davanti al Sole, molto raro (il prossimo avverrà nel 2117), mentre il 13 novembre ci sarà un'eclisse totale di Sole (avviene mediamente ogni 18 mesi) visibile in Australia; in agosto, si avrà la Luna piena due volte e, in marzo, Marte si avvicinerà alla Terra. Nessuno di questi avvenimenti, però, avrà un risvolto pericoloso», chiarisce il dottor Ferreri.
«Che un impatto con un asteroide o con una cometa possa avvenire, nemmeno gli scienziati possono escluderlo a priori. E’ una possibilità, ma per ora non c'è nulla di noto. L'unico asteroide che potrebbe impattarsi con la Terra (ma c'è una probabilità su 100mila che ciò avvenga) è Apophis. Se succedesse, comunque, sarebbe nel 2036 e interesserebbe solo alcune zone del pianeta. Anche eventuali eruzioni solari, possibili non nel 2012 ma l'anno successivo, causerebbero danni all'elettronica, mandando in tilt centrali elettriche o satelliti, ma niente di più». Quindi, possiamo dormire tranquilli. Anche perché, caso mai qualcuno si sbagliasse… meglio vivere bene fino all'ultimo minuto!
sabato 13 novembre 2010
Mostre, a Firenze i tatuaggi di Oetzi, l'uomo di Similaun
Roma, 12 NOV (Il Velino) - Gli oltre sessanta tatuaggi di Oetzi in una mostra fotografica alla terza edizione della Florence Tatoo Convention. I visitatori della manifestazione fiorentina sono rimasti a bocca aperta davanti ai tatuaggi della mummia dell'uomo dei ghiacci vissuto oltre cinquemila anni fa e considerato uno dei primi essere umani tatuati.
L'esperto di mummie dell'Eurac (l'Accademia europea di Bolzano), Dario Piombino-Mascali, ha tenuto una relazione sulle decorazioni corporee di Oetzi, presentando inoltre un excursus sulla pratica delle mummie tatuate, da quelle precolombiane di Chinchorro agli esemplari egizi e siberiani.
L'interesse suscitato dall'Iceman, nonostante l'abissale distanza temporale e concettuale che lo separa dai professionisti di oggi, rappresenta per il direttore dell'Istituto per le mummie e l'Iceman dell'Eurac, Albert Zink, "l'indice di una forte volonta' da parte di un numero sempre maggiore di fruitori di accostarsi a un mondo remoto e affascinante, a modi di vita e usi, compreso quello del tatuaggio, che valicano le barriere del tempo".
Alla tre giorni di Firenze, che si e' svolta dal 5 al 7 novembre, c'e' stato spazio anche per eventi collaterali, come le danze tribali della Polinesia e la mostra "Eternal Signs: Mummies of the World". Oltre all'intervento di Piombino-Mascali, l'antropologo statunitense Lars Krutak, conduttore della trasmissione "Tatoo Huner" su Discovery Channel, ha tenuto una conferenza sulla storia e sulle origini del tatuaggio tribale e sul suo significato magico e spirituale. La mummia dell'uomo di Similaun, scoperta per caso nel 1991 sulle Alpi Venoste e conservata nel Museo Archeologico dell'Alto Adige, e' diventata negli anni un fenomeno mediatico e di costume, simbolo di un mondo misterioso e affascinante, come dimostra il tatuaggio sull'avambraccio di Brad Pitt, che ricostruisce la sagoma di Oetzi. (red/chc) 121745 NOV 10 NNNN
OETZI: STAR AUF TATTOO-CONVENTION FLORENZ
(ANSA) - BOZEN, 12 NOV - Die Oetzi-Fotoausstellung des Suedtiroler Archaeologiemuseums und der Vortrag ueber die Tattoos des Iceman vom EURAC-Mumienexperten Dario Piombino-Mascali versetzten die Besucher der 'Tattoo Convention' ins Staunen. Es war die dritte Ausgabe der Tattoo-Messe, die in der toskanischen Hauptstadt Florenz stattfand.
Im Gegensatz zu den heutigen Taetowierungen unterscheiden sich die ersten Koerperverzierungen der Menschheit vor allem in der angewandten Technik und in ihrer Bedeutung. Aber nicht desto trotz waren die anwesenden Tattoo-Liebhaber auf der Messe von den Taetowierungen der Eismumie vom Hauslabjoch fasziniert.
'Die wachsende Aufmerksamkeit, die oetzi entgegengebracht wird, weist auf das zunehmende Interesse und den Wunsch hin, sich dieser fremden Welt vor mehr als 5000 Jahren zu naehern, zu entdecken, wie die Menschen gelebt haben und unter anderem auch, welche Bedeutung Tattoos hatten', sagt Albert Zink, Leiter des EURAC-Instituts fuer Mumien und den Iceman. (ANSA).
venerdì 12 novembre 2010
In libreria: Dora Angela Ruvolo, CORRADINO, Edizioni La Zisa, pp. 176, euro 9,90
Dora Angela Ruvolo è nata e vive a Palermo. “Sono nata il 29 febbraio di un anno bisestile, motivo per cui pur essendo nonna di quattro nipoti non ho ancora raggiunto la maggiore età – scrive di se stessa –. So comunque di essere nata nell’anno del Drago di ferro e sotto il segno dei Pesci e nell’ora della Pecora. Ancora non mi capacito d’essere mortale: è l’unico vero problema che non saprò mai risolvere. Se avessi potuto scegliere, credo che avrei evitato di nascere donna e qui: non che mi sia andata proprio male, ma troppe cose della mia reale condizione non mi appartengono.”
mercoledì 10 novembre 2010
Ötzi alla Florence Tattoo Convention
Dal 5 al 7 novembre, la Fortezza Da Basso di Firenze ha ospitato la terza edizione della Florence Tattoo Convention.
Un percorso interamente dedicato al tatuaggio e alla sua storia senza tempo, oltre 120 partecipanti da tutto il mondo e una serie di eventi collaterali, come le danze tribali della Polinesia e la mostra “Eternal Signs: Mummies of the World”, sulle mummie tatuate. Un viaggio di tre giorni incentrato quindi non soltanto su tatuaggi e tatuatori che oggi affollano le città, ma anche sulla storia di quest'arte millenaria. In questo contesto si sono inseriti gli interventi del ricercatore EURAC Dario Piombino-Mascali e dell'antropologo statunitense Lars Krutak, conduttore della trasmissione Tattoo hunter/Global ink su Discovery Channel.
Autore del noto saggio “Il Maestro del Sonno Eterno” (pubblicato dalla casa editrice la Zisa di Palermo) in cui è stato finalmente svelato il mistero della formula di imbalsamazione di Rosalia Lombardo - la piccola mummia conservata alle Catacombe di Palermo e preparata dal finora ignoto imbalsamatore Alfredo Salafia - Piombino-Mascali ha presentato un excursus sulle mummie tatuate e sulla ragione di tale pratica, dalle precolombiane Cinchorro agli esemplari egizi e siberiani. Lars Krutak si è invece soffermato sulla storia e le origini del tatuaggio tribale e sul suo significato spirituale.
Particolare attenzione è stata riservata dal ricercatore dell'EURAC ad Ötzi, la mummia di Similaun custodita al Museo Archeologico dell'Alto-Adige ed ai suoi 57 tatuaggi, probabilmente fra le prime evidenze di agopuntura.
“L'interesse crescente che riscuote una mummia come Ötzi è indice di una forte volontà da parte di un numero sempre maggiore di fruitori di accostarsi a un mondo remoto e affascinante, a modi di vita e usi, compreso quello del tatuaggio, che valicano le barriere del tempo”, commenta Albert Zink, direttore dell'Istituto per le Mummie e l'Iceman dell'EURAC.
Scoperto accidentalmente nel 1991, Ötzi è presto diventato per molti il simbolo di un mondo ancora tutto da scoprire e da portare con sé, come dimostra il tatuaggio della mummia sull'avambraccio destro di Brad Pitt.
lunedì 8 novembre 2010
“Il volto nascosto della Lega Nord” di Maurizio Rizza
La rozzezza del linguaggio, il parlare a vanvera di una mitica ed inesistente Padania, la semplificazione della politica a chiacchiericcio da osteria, l’ossessiva e petulante difesa degli interessi del proprio territorio come se fosse un affare privato, le camicie e i fazzoletti verdi che ricordano altre camicie di più cupo colore del famigerato Ventennio, gli attacchi ai diversi comunque essi siano (omosessuali, rom, africani, asiatici, ecc.), certe manifestazioni di dubbio gusto come gli elmi cornuti, l’ampolla d’acqua del dio Po e altre simili idiozie, lasciavano il dubbio che dietro a tutta questa messinscena cialtronesca si celasse soltanto il vuoto delle idee, come in effetti è, e che il farsi e sentirsi parte di quella gente del Nord che ancora si crede in diritto di dare lezioni di operosità e correttezza al resto del Paese e soprattutto a coloro che abitano da Roma in giù, non fosse nient’altro che un bisogno di consolidare una comune identificazione tra partito e popolo che pure di per sé non è un atto sbagliato, se preso con le dovute cautele e i necessari distinguo.
Una classe dirigente è tale solo quando si propone di educare, correggere e migliorare gli uomini e le donne che la seguono, e non si limita soltanto a raccoglierne gli umori, i vizi e le paure amplificandone a dismisura i contenuti fino a farli diventare verità incontrovertibili.
Fosse stato solo questo, ne avremmo riso amaramente, compiangendo magari la triste decadenza di quel Nord illuminato, tollerante e industrioso a cui guardiamo ancora con orgoglio, simpatia e, perché no, con un pizzico di riconoscenza. Ma ora abbiamo la conferma che il marcio si annida anche tra gli istrioneschi emuli di Alberto da Giussano. Ci è bastato leggere un documentatissimo libro di due giornalisti siciliani Fabio Bonasera e Davide Romano (Inganno padano. La vera storia della Lega Nord, La Zisa, 2010, pp. 176, € 14,90) per trovare conferma a quelle che erano solo delle vaghe supposizioni.
Veniamo così a sapere, e ce lo confermano ex militanti della Lega da lungo tempo fuoriusciti o forzatamente allontanati, di operazioni finanziarie mal condotte che sono costate fior di quattrini a tanti ingenui militanti, di imbrogli pagati con i soldi pubblici, di scandalose pratiche di nepotismo che noi meridionali conosciamo benissimo e di cui pensavamo di avere, purtroppo, l’esclusiva, di meschine gelosie e rivalità indegne di un partito che agli inizi si era presentato come moralizzatore del costume politico nazionale, della occupazione di spazi di potere come la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista avevano, ma con ben altro profilo, rastrellato per decenni, di abusi piccoli e grandi di amministratori pubblici, e di altre consimili nequizie che soltanto coloro che hanno frequentato o frequentano le segrete stanze del Carroccio conoscono perfettamente.
Ci spieghiamo anche il repentino voltafaccia di Bossi nei confronti del cavalier Berlusconi, in un primo tempo accusato di essere mafioso, e poi diventato un inossidabile alleato. È una storia pirandelliana, che dietro alla concessione di un prestito per il pagamento di un debito non soluto col rischio di finire in carcere per bancarotta fraudolenta, sottintende una mutua propensione al ricatto: io ti tengo in pugno perché se mi tradisci ti sputtano di fronte ai tuoi elettori che ti faranno a pezzi e in più ti concedo certe libertà nella tua Padania, dice l’uno; e l’altro, io se ti faccio mancare i miei voti in Parlamento ti getto in faccia ai giudici che ti vogliono processare, ma ti concedo di farti le leggi in favore del tuo impero economico, che se non ti mettevi in politica si sarebbe sciolto come neve al sole. Uno scambio di cortesie, ma non fra gentiluomini. Parole non scritte, ovviamente; soltanto pensieri che ciascuno dei due conosce perfettamente.
Due tipi così non possono non essere alleati, e lo saranno sempre perché tanto hanno da perdere camminando separati e al contrario molto da guadagnare finché riusciranno ad imbonire con le loro facezie una larga fetta di elettorato facile a farsi sedurre da promesse mirabolanti o da favori assai remunerativi. Tutto il resto: lo Stato, i cittadini, il federalismo (sempre ammesso che sia questa la soluzione dei mali del nostro Paese, della qual cosa ne dubitiamo profondamente), la Padania sono soltanto frottole per gonzi abilmente centellinate per tenere stretti a sé i propri elettori. Quello che realmente conta è l’impunità e il tornaconto per sé, per i loro parenti e gli amici più stretti.
Qualcuno obietterà che l’origine meridionale di Bonasera e Romano è sospetta di partigianeria, altri diranno che le fonti di cui si sono serviti per stendere il loro volume sono certamente da ascriversi all’odiato comunismo nostrano, o che le testimonianze raccolte sono inficiate dall’astio personale covato dai transfughi del Carroccio (Fabrizio Comencini, Gianfranco Biolzi, Ettore Beggiato). Siamo pronti a scommettere. E siamo pure pronti a scommettere che milioni di elettori presteranno fede ai tanti corifei di lor signori. Di asini coi paraocchi sono piene le strade.
Va da sé che non tutto quanto hanno scritto i due autori è pienamente condivisibile.
Ogni autore sa bene però che potrà essere criticato, che le sue parole potranno essere accolte con riserva, o completamente rigettate. Fa parte delle regole del gioco. È una questione di libertà, che è innanzi tutto rispetto reciproco dei ruoli. Purtroppo nel nostro Paese sono tanti coloro che delle regole democratiche fanno giornalmente carneficina. Il dissenso o la semplice critica possono diventare un delitto di lesa maestà, con tutte le conseguenze che ne possono derivare in termini di dileggio, ostracismo e, nel peggiore dei casi, di distruzione morale del dissenziente.
Ma tant’è. Così vanno le cose nell’Italia di Bossi e Berlusconi. E se non c’è da stare allegri, da quando l’opera di normalizzazione del pensiero va raccogliendo i suoi frutti avvelenati, è anche vero però che proprio in ragione di ciò abbiamo bisogno, un disperato bisogno, di scrittori, intellettuali, giornalisti che, rifuggendo dai comodi e gratificanti vantaggi che offre l’omologazione culturale, preferiscono raccontare la realtà anche nei suoi lati più oscuri, rischiando in prima persona, specialmente quando si indaga nei meandri oscuri del potere: e quello odierno è uno dei peggiori che l’Italia ha conosciuto dai tempi dell’unificazione.
La verità è sempre rivoluzionaria, diceva qualcuno: è una massima vera e sempre attuale, che prima o dopo trova la forza di riemergere dalle nebbie della mistificazione, dell’inganno e dell’oscurantismo forzato. Ecco perché, per il bene di tutti, settentrionali e meridionali, dobbiamo essere grati a Fabio Bonasera e Davide Romano di averci svelato, in questo libro, il volto nascosto della Lega Nord. È una piccola pietra, una delle tante piccole pietre che possono far crollare il massiccio castello del centro-destra italiano. Del resto, sono le piccole pietre che cambiano la storia.
Fabio Bonasera e Davide Romano, "Inganno Padano. La vera storia della Lega Nord", Prefazione di Furio Colombo, Edizioni La Zisa, pagg. 176, euro 14,90
venerdì 5 novembre 2010
IL KILLER BUDDISTA di Amelia Crisantino (La Repubblica, domenica 31 ottobre 2010)
ALESSANDRO CITARRELLA FIORE, “I ribelli della luna”, Edizioni La Zisa, Pagine 90, Euro 8
STORIA di killer, prostitute e racket a Palermo: ma niente stereotipi, scrittura molto consapevole e controllata, atmosfera pulp e ironica al punto giusto. Ne “I ribelli della luna” di Alessandro Citarrella Fiore, la capacità di usare violenza senza starci tanto a pensare ,è il primo dei requisiti richiesti: protagonista – voce narrante è un killer alla Tarantino, che pratica la musica e ama la letteratura. Svelto di mano, insensibile solo all'apparenza, il killer Ax s'è innamorato di una prostituta di colore. Lei sta accumulando i quattrini necessari a riscattare la sua libertà, lui passa a salutarla prima di andare al lavoro. Come un qualsiasi bravo ragazzo. Al momento va ad ammazzare un paio dei nemici del suo capo, ma nel tempo libero è un non violento persino un po' buddista: il suo più grande desiderio è aiutare gli altri, fare sempre "la cosa giusta". Ax sente di essere solo uno che vive in un mondo violento, uno che vuole fare bene il suo lavoro. A tempo perso "protegge" un paio di ragazze, ma non vorrebbe mai essere uno sfruttatore. Solo, lui le protegge dai pericoli della strada. Qualche piccola guerra di mafia diventa un elettrico confronto fra gang rivali, quasi una partita a flipper veloce e tutta giocata sul filo del rasoio. Il Grande Capo si chiama 'u Panzuni, sentimentale e spietato si avvia a diventare il re della malavita palermitana. La sua scalata costerà molte vite ma, dice Ax, «ogni guerra ha i suoi eroi».
lunedì 1 novembre 2010
"La verità sul 2012” di Walter Ferreri (La Zisa). Recensione di Massimiliano Razzano (“le Stelle”, novembre 2010 – n. 89)
Walter Ferreri, “La verità sul 2012”, Edizioni La Zisa, Pagine 112, Prezzo € 8,90
Davvero nel 2012 finirà il mondo come hanno previsto i Maya? Alzi la mano chi non ha sentito questa domanda almeno una volta. Chiariamo subito dicendo che non ci sono prove scientifiche di una catastrofe planetaria nel 2012. Inoltre, secondo quanto ci insegnano gli archeologi, i Maya non si sono mai sognati di far finire il mondo nel 2012 (v. Le Stelle n. 79, pp. 32-36). Tutto il fracasso mediatico intorno al fatidico anno 2012 non è altro che l'ennesima colossale bufala, come ci racconta Walter Ferreri nel suo nuovo libro.
Dove nasce la convinzione che la fine del mondo debba avvenire nel 2012, per la precisione il 21 dicembre? Senza dubbio l'idea di un "giorno del giudizio" è molto antica e se ne trovano tracce in molte civiltà, da quella ebraica fino alle varie previsioni funeste che circolavano nel Medioevo. Molti conoscono il celebre detto "Mille e non più Mille", creato allo scadere del primo millennio e riproposto molto più recentemente nel 1999. Per fortuna siamo ancora qui, alle prese con la prossima imminente fine del mondo, almeno secondo le previsioni di nuove teorie pseudoscientifiche. L'idea del 2012 nasce a metà degli anni '70, quanto lo scrittore Frank Waters notò in uno dei suoi romanzi che nel 2012 finiva un ciclo del calendario Maya chiamato baktun 13. Un baktun dura poco più di 394 anni, e al suo termine il calendario Maya mostra una stringa di zeri, come un contachilometri dopo una sfilza di nove. Negli anni successivi il baktun 13 è stato collegato a vari fenomeni, dagli allineamenti planetari all'incontro con una pioggia di corpi cometari. Libro dopo libro, anno dopo anno, la verità storica sul calendario Maya è stata quindi distorta e associata agli scenari catastrofici più improbabili, falsi ma che fanno vendere un sacco di libri. Nella prima parte del libro l'autore passa in rassegna tutti gli aspetti "astronomici" di questa ennesima profezia di catastrofe. Tra allineamenti cosmici, calendario Maya e quartine di Nostradamus, che non poteva di certo mancare in questa galleria delle bufale, l'autore ci mostra quali sono davvero gli eventi astronomici del 2012. Fra cui troviamo un transito di Venere sul disco del Sole i16 giugno, un'opposizione di Marte il 3 marzo e una "Blue Moon" nel mese di agosto. "Blue Moon" non significa che la Luna diventa blu, ma è solamente un modo di dire americano per definire la seconda Luna Piena nello stesso mese. Si parla, insomma, di eventi astronomici molto interessanti ma di certo non catastrofici.
In realtà i problemi di cui dovremo preoccuparci sono ben altri, perché il cosmo può essere ben, più minaccioso e imprevedibile. Il nostro pianeta potrebbe essere colpito ad esempio da una cometa o da un asteroide. Per farci un'idea dell'impatto di una cometa possiamo ricordare l'evento Tunguska, che il mattino del 30 giugno 1908 devastò 60 km2 di taiga siberiana. Parlando di asteroidi, ricordiamo che uno di essi potrebbe aver causato l'estinzione dei dinosauri circa 65 milioni di anni fa. Guardando al futuro, appare minaccioso l'incontro con l'asteroide Apophis nel 2036, sebbene le probabilità di un impatto siano veramente minime. Sicuramente la comunità internazionale seguirà il percorso di Apophis nella sua orbita, e il tempo a disposizione ci fa pensare che saremo in grado di combattere questa eventuale minaccia futura. Vi sono poi eventi improvvisi e non prevedibili, come l'esplosione di una supernova, che sarebbe letale se esplodesse entro circa 60 anni luce di distanza da noi. Al momento non conosciamo stelle così vicine pronte a esplodere, ma dobbiamo comunque ricordarci che nell'Universo possono esserci esplosioni ben più potenti, come i famosi lampi gamma, che potrebbero diventare molto pericolosi in caso di esplosioni ravvicinate. Parlando di catastrofi globali, non dobbiamo dimenticare le minacce dal sottosuolo, come terremoti ed enormi eruzioni. A questo proposito basta ricordare che il Parco Naturale di Yellowstone si trova al di sopra di un'immensa caldera vulcanica di circa 70 km di diametro. Sono proprio queste minacce cosmiche l'argomento della seconda parte del libro, che passa in rassegna le attuali conoscenze scientifiche su quella che potrebbe davvero essere la fine del mondo ma non nel 2012 bensì in un remoto futuro.
Walter Ferreri è ben noto ai nostri lettori e non ha certo bisogno di presentazioni. Astronomo dell'Osservatorio di Pino Torinese e consulente scientifico di "Nuovo Orione", la rivista "cugina" de Le Stelle, svolge da anni un'attività divulgativa di primo piano. Con questo nuovo libro Ferreri ci regala un esempio della sua capacità di divulgatore, utilizzando il 2012 come spunto per raccontarci temi scientifici di grande interesse come le catastrofi planetarie di origine astronomica. Una lettura sicuramente piacevole, con la quale potremo rassicurare amici e parenti terrorizzati dal 2012. E magari farli riflettere sulle reali catastrofi cosmiche che minacciano il nostro piccolo pianeta azzurro.
“Scrittori in scena” di LAURA NOBILE
DUE giorni di incontri con gli scrittori e i critici, concerti, reading e spazi di intrattenimento sotto il segno della diversità, esplorata nelle diverse espressioni linguistica, sociale, politica e culturale. È il filo rosso della terza edizione del Mondello giovani, il festival della letteratura giovane ideato dalla Fondazione Banco di Sicilia. La manifestazione, che dal 2008 affianca il "Premio internazionale Mondello" si rivolge in particolari ai giovani esordienti e quest' anno si snoda tra l' ormai tradizionale sede del Kalhesa di Foro Umberto I, la Feltrinelli e il teatro Biondo. Gli ospiti sono anche stavolta, autori italiani di narrativa, poesia e saggistica, appartenenti ad una fascia d' età che va dai venti ai trent' anni fino a quelli che, in qualche modo, sono considerati i maestri di questa nuova generazione. Si comincia al Kalhesa alle 17 con la proclamazione dei vincitori del concorso ApertaMente, che hanno inviato brevi componimenti poetici via sms ed mms. Durante l' incontro saranno letti alcuni sms e proiettati alcuni degli mms selezionati: presenta l' attrice Stefania Blandeburgo. Si prosegue alle 21 con "Letture differenti", reading di tre giovanissimi scrittori siciliani che leggeranno passi dalle proprio opere sulla diversità: ecco allora Alessandro D' Avenia col suo "Bianca come il latte, rossa come il sangue" (edizioni Mondadori), e poi Guglielmo Dragotta con "Le chimere di Babele" (Il Filo), e Leonardo Stella, autore de "La terza guerra Titanica. Gabriele ed Emanuele" (La Zisa). A seguire, c' è la performance live del gruppo jazz "Emmanuel Chiro & band", composta oltre che dalla vocalist palermitana, da Roberto Brusca al piano, Diego Tarantino al basso, Giuseppe Urso alla batteria e Samuele Davì alla tromba. Domani alle 17 ci si sposta alla libreria Feltrinelli con il talk show dal titolo "Premio Mondello e diversità" e qui la conduttrice Teresa Mannino dialogherà con Carlo Carabba, Roberto Deidier e Luca Giachi, vincitori di passate edizioni del "Mondello". Alle 21 al teatro Biondo si chiude con la serata su "Le diversità/parole & musica", uno show in cui musica e letteratura interagiscono per raccontare lingue e stili differenti dell' universo giovanile. Teresa Mannino intervisterà Michela Murgia, la giovane scrittrice sarda vincitrice del SuperMondello 2010" con "Accabadora" (Einaudi). Al termine c' è il concerto di Lello Analfino con ovvero Lino Costa alla chitarra e Giampiero Risico ai fiati e percussioni .L' ingresso è libero.
giovedì 28 ottobre 2010
Torino 3 novembre, Presentazione del saggio di Walter Ferreri, "La verità sul 2012", Edizioni La Zisa
Il libro: Walter Ferreri, “La verità sul 2012”, Edizioni La Zisa, pp. 112, euro 8,90 (ISBN: 978-88-95709-55-0)
Recensione de “La Stampa” (18/05/2010) “La bufala 2012. Poi non dite che nessuno vi aveva avvertito!” di PIERO BIANUCCI
Da sempre il tema della fine del mondo terrorizza e affascina l’uomo. Ne parlano gli antichi testi sacri di varie religioni, i movimenti millenaristi (ma quella della paura dell’Anno Mille è una leggenda, un falso storico: all’epoca ben pochi sapevano in che anno si viveva), numerosi pseudo-profeti relativamente recenti come William Miller (1782-1849), i Testimoni di Geova (che però da qualche decennio hanno rinunciato a precisare date). Insomma, le apocalissi annunciate si sprecano. Persino Isaac Newton cercò di stabilire la data della fine del mondo: analizzando il testo biblico del profeta Daniele giunse a identificare l’anno 2060. Previsione allarmante per i più giovani, per altri, come chi scrive, tutto sommato rassicurante.
Newton però, oltre che grande scienziato, fu un teologo coltissimo, e credeva profondamente nella Scrittura. La sua previsione dunque è giustificata dalla buona fede. Ben diversa è la storia di previsioni più recenti, l’ultima delle quali fissa la fine del mondo al 21 dicembre 2012. In queste previsioni probabilmente non crede neppure chi le fa, e tanto meno chi ci specula sopra per far denaro con Dvd, libri pieni di falsità, programmi tv che vogliono scoprire misteri dove invece non c’è altro che ignoranza. Per fortuna qualcuno ha pensato di smontare la speculazione pezzo per pezzo. L’ha fatto Walter Ferreri con il suo libro fresco di stampa “La verità sul 2012” (La Zisa Editore, 106 pagine, 8,90 euro), una lettura non solo interessante ma anche divertente per lo humour che affiora tra le righe: l’ironia nasce spontaneamente per contrasto quando si esamina con argomenti seri una tesi invece di serio ha ben poco.
Astronomo all’Osservatorio di Torino, scopritore di numerosi asteroidi e fondatore della rivista che state leggendo, Ferreri parte dall’origine della favola della fine del mondo nel 2012. Il responsabile è il romanziere Frank Waters, che nel 1976 dedicò qualche pagina del libro “Mexico Mystique” al fatto che secondo il calendario dei Maya stava per concludersi un ciclo chiamato baktun 13. Senza entrare in particolari che il lettore troverà nel libro di Ferreri, basta ricordare che quell’antica popolazione americana contava il tempo in cicli: su scala breve utilizzava periodi di 20 e di 360 giorni, su scala più lunga adottava un ciclo di 7200 giorni e uno di 144 mila, detto baktun. Tredici baktun costituivano il Grande Ciclo, pari a 5125 anni. La credenza era che, terminato un Grande Ciclo, ci fosse una sorta di azzeramento del mondo, al quale sarebbe seguito un radicale rinnovamento. Poiché il Grande Ciclo in corso sarebbe iniziato l’11 agosto del 3114 avanti Cristo, saremmo ora prossimi al suo termine, che avverrebbe per l’appunto il 21 dicembre 2012. Questa indicazione fu poi ripresa in libri di altri autori e il mito della imminente fine del mondo è montato come la panna, arricchendosi di presunte motivazioni scientifiche e altrettanto dubbie previsioni che si vorrebbero concordanti con quella del calendario Maya, dalle profezie di Nostradamus a quelle di San Malachia. I temi scientifici tirati in ballo per supportare la catastrofe del 2012 sono molti: rallentamento della Terra, inversione del campo magnetico, orientamento dell’asse terrestre, allineamento dei pianeti o del Sole con il centro galattico, tempeste solari, impatto con il fantomatico pianeta Nibiru, una cometa o un asteroide, transito di Venere davanti al Sole in un anno bisestile. Questi argomenti offrono a Ferreri l’occasione per fare il punto sui fenomeni a cui si riferiscono, cosa senza dubbio istruttiva. Come effetto collaterale, il vaticinio del 2012 ne esce a pezzi, sepolto da una risata.
E’ chiaro che l’effetto sulla Terra di allineamenti planetari o galattici o transito di Venere è zero, mentre il pianeta Nibiru semplicemente non esiste. E’ curioso però ricordare che nel 2012 non ci sarà alcun allineamento di pianeti, e che in ogni caso il miglior allineamento ha un effetto mareale sulla Terra 14 mila volte inferiore a quello prodotto dalla Luna.
Certo, alcuni rischi esistono, ma non cambiano nel 2012 né in meglio né in peggio: impatto di comete, esplosione di supernove nei dintorni del Sole. Ma si tratta di rischi assolutamente minimi. Per comete e asteroidi minacciosi, inoltre, sarebbe già possibile preparare una difesa tecnologica. E stelle che possano esplodere come supernove a piccola distanza da noi fortunatamente non ce ne sono. L’apocalisse, insomma, è rinviata sine die. Con buona pace di Roberto Giacobbo, gran maestro di bufale scientifiche con la sua trasmissione “Voyager”. Ma lui i libri sul 2012 li ha già venduti, e in più è pure diventato vicedirettore di Rai2.
lunedì 25 ottobre 2010
Libri, esce "Inganno Padano" (La Zisa) di Bonasera e Romano
Roma, 23 OTT (Il Velino) - "Da oltre vent'anni - scrive un comunicato delle Edizioni La Zisa - la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d'ordine, la balzana simbologia. Sono pressoche' ignoti, invece, taluni aspetti poco virtuosi che la pongono sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all'inizio, alle idee moralizzatrici di Umberto Bossi, per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si e' passati alla gestione del potere. Diventano altresi' chiare le ragioni di fondo che stanno alla base del patto d'acciaio che unisce la Lega al partito-azienda di Silvio Berlusconi.
Fabio Bonasera (Messina, 1971), giornalista professionista. Gli esordi professionali nella sua citta' natale, al Corriere del Mezzogiorno, dopo qualche breve esperienza in alcuni periodici locali. Successivamente, il trasferimento in Veneto, al Corriere di Rovigo, prima di approdare alla corte de Il Gazzettino, dove rimane per diverso tempo, occupandosi prevalentemente di cronaca bianca e politica. Attualmente, e' direttore responsabile del mensile di Patti (Me) In Cammino.
Davide Romano (Palermo, 1971), giornalista pubblicista. Ha lavorato per molti anni nell'ambito della comunicazione politica. Ha scritto e scrive per numerose testate ed e' stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha pubblicato, tra l'altro: Nella citta' opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia (2005), Il santo mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre (2005), Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005); La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007). Ha curato il saggio inedito del dirigente comunista Girolamo Li Causi, Terra di frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-60 (2009)".
(com/gda) 231122 OTT 10 NNNN
giovedì 21 ottobre 2010
EBREI: AL VIA PROGETTO PER TRADUZIONE IN ITALIANO DEL TALMUD
All'incontro, svoltosi nella sede del ministero, ha partecipato anche Sandro Di Castro, in rappresentanza dell'Unione delle Comunita' Ebraiche in Italia.
Il progetto verra' realizzato in collaborazione con il Cnr e altri importanti istituti di ricerca italiani.
Al termine della riunione il professor Di Segni - rende noto un comunicato ministeriale - 'ha espresso soddisfazione per l'esito della riunione e per la sensibilita' e disponibilita' dimostrate dal ministro Gelmini'.(ANSA).
VATICANO: BENEDETTO XVI NOMINA MONSIGNOR GIANFRANCO RAVASI CARDINALE
Nel corso della sua formazione in seminario monsignor Ravasi ha studiato numerose lingue antiche e moderne, tra cui il greco e l'ebraico. Ordinato presbitero per l'arcidiocesi di Milano il 28 giugno del 1966 dall'allora cardinale Giovanni Colombo, monsignor Ravasi e' stato docente di esegesi biblica al Seminario arcivescovile di Milano e alla Facolta' Teologica dell'Italia Settentrionale e membro della Pontificia commissione biblica.
Nel 1989 e' stato nominato prefetto della Biblioteca Ambrosiana, fondata dal cardinale Federico Borromeo nel 1607, carica che ha mantenuto fino al settembre del 2007. Monsignor Ravasi ha alvorato a lungo a fianco dell'arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini.
Dal 1980 al 2002 monsignor Ravasi ha tenuto diversi cicli di incontri di 'lectio divina' presso il centro Studi San Fedele di Milano, in particolare durante i periodi di Quaresima e Avvento di ogni anno nel corso dei quali ha commentato, di volta in volta, libri dell'Antico e del Nuovo Testamento.
Il 22 giugno del 1995 viene nominato da Giovanni Paolo II Protonotario Apostolico Soprannumerario e nel 2007 Papa Benedetto XVI gli affida l'incarico di formulare meditazioni della tradizionale Via Crucis del Venerdi' Santo al Colosseo.
Il 3 settembre del 2007 viene nominato da Benedetto XVI presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, subentrando al cardinale Paul Poupard e inoltre presidente della Pontificia Commissione per i beni Culturali della Chiesa e presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Elevato ad Arcivescovo della sede titolare di Villamagna di Proconsolare ha ricevuto la consacrazione episcopale nella Basilica di San Pietro in Vaticano da Papa Benedetto XVI il 29 settembre del 2007.
Ravasi e' autore di numerosi libri di divulgazione biblica e di esegesi e ha partecipato ad alcuni programmi televisivi di cultura religiosa. Da anni collabora con alcuni quotidiani, settimanali e mensili. Il 20 novembre del 2007 gli e' stata conferita la laurea honoris causa in Antropologia e Epistemologia delle religioni presso l'Universita' degli Studi di Urbino, Carlo Bo, dove ha tenuto una lectio magistralis su 'La Bibbia come grande codice della cultura occidentale'.
Il 5 marzo scorso, inoltre, ha ricevuto il premio internazionale Tommaso d'Aquino 'per l'impegno istituzionale profuso nella promozione della cutlrua, dell'arte e dell'umanesimo cristiano'.